Mentre la Procura della Repubblica di Crotone (che ha aperto un fascicolo, per ora senza indagati) indaga per ricostruire il funzionamento della macchina dei soccorsi, arriva la conferma: sono tra 27 e 47 le persone ancora disperse del naufragio. E sono almeno trenta le salme di ragazzini da domenica allineate al palazzetto dello sport di Crotone, mentre il sottosegretario ai Trasporti afferma che “nessuno ha dato l’ordine di non soccorrere le persone in mare”. Secondo Vittorio Alessandro, ammiraglio della Guardia Costiera, “l’errore è a monte. Non è partita la procedura di soccorso perché è stata svolta un’operazione di polizia. Nella cultura del mare c’è un vizio pericoloso: se una imbarcazione galleggia viene definita non in pericolo. Eppure il mare era terribile”.