Un Civico Giusto molto particolare quello presentato in occasione della Giornata Europea dei Giusti. A narrare la propria storia, è la villetta di Via Damiano Chiesa 30 di Fondi, in Provincia di Latina, che per prima offrì rifugio ad Alberto Moravia ed Elsa Morante E’ infatti sufficiente inquadrare il qr code inciso sulla targa di bronzo installata sulla casa per immergersi, attraverso un documentario, nella storia di quell’edificio, arricchita dalle immagini dell’Istituto Luce, partner del progetto.
Un racconto affascinante che vede, nel ruolo di salvati, due fra i rappresentanti più importanti della nostra letteratura, ma le vere protagoniste, come in ogni civico giusto, sono la famiglia Mosillo prima e quella Marrocco dopo, che ospitarono proprio Alberto Moravia ed Elsa Morante, rischiando la propria vita.
La voce narrante che accompagna il racconto è quella di Corrado Augias. Il corto – documentario è il risultato di un approfondito lavoro di ricerca e analisi di fonti scritte e di ascolto delle testimonianze orali svolto dal Romabpa, in collaborazione con la Rete Nazionale di scuole “Memorie. Roma: una città, mille storie”.
“Un civico davvero affascinante, sotto vari punti di vista, quello sul quale abbiamo lavorato in questi mesi e che abbiamo scelto per questa giornata speciale. Basti pensare quanto il nostro Paese avrebbe perso se le famiglie Mosillo e Marrocco non avessero fatto quella scelta coraggiosa. Il valore della scelta è la lezione che dobbiamo da imparare, oggi come allora. Gli esempi ci aiutano a trovare la strada giusta e a percorrerla con la stessa determinazione” affermano Paolo Masini, ideatore e coordinatore del progetto, e Maria Grazia Lancellotti, coordinatrice della rete nazionale di scuole “Memorie. Una città mille storie” e del gruppo di ricerca storica, autrice del testo.
“Per noi è un onore poter tramandare la storia della nostra famiglia e i valori che porta con sé. I nostri nonni non pensavano di aver fatto nulla di speciale, hanno accolto Moravia e Morante come semplici amici bisognosi di aiuto, obbedendo ai valori di accoglienza e fraternità che erano stati trasmessi loro da nonna Giulia e da nonno Felice”, sottolinea Francesco Riccardi uno dei nipoti dei fratelli Mosillo.
Il comitato scientifico che supervisiona le storie è coordinato da Michele Di Sivo, Direttore
dell’Archivio di Stato di Roma e vede la presenza di Alessandro Portelli, Piero Cavallari, Antonio Parisella.
Video Maker Mirko Bertarelli, la sigla finale “Non tutti gli uomini” è di Luca Barbarossa. La mattonella in bronzo è un’opera dell’artista Dante Mortet
Il progetto Il civico giusto verrà presentato all’interno del III Forum Mundial de Derechos Humanos dell’Unesco che si terrà a Buenos Aires dal 20 al 24 marzo
Nel pomeriggio il Civico Giusto è stato proiettato su grande schermo nella sala Carlo Lizzani all’interno del complesso San Domenico in Largo L. Fortunato, messa gentilmente a disposizione dall’Ente Parco Naturale Regionale Monte Ausoni e Lago di Fondi.
Al Civico Giusto collaborano l’Istituto Luce per le immagini, la Rappresentanza in Italia della
Commissione europea, l’Archivio Centrale dello Stato, l’Archivio di Stato di Roma, il Circolo
Gianni Bosio, l’Istituto per i Beni Sonori e Audiovisivi, il Museo Storico della Liberazione, Film Commission Roma e Lazio, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Roma Tre. In particolare per questo storia ci si è avvalsi della collaborazione del Fondo Elsa Morante dell’Archivio Centrale dello Stato e dell’Archivio Riccardi e il patrocinio della Fondazione Moravia.
E’ possibile scoprire questa e le altre storie vedendo i cortidoc sul sito www.ilcivicogiusto.com, e ascoltarle in padcast sulle varie piattaforme disponibili.