Nel pomeriggio di ieri, gli uomini del Commissariato di Ladispoli sono stati ospiti al centro anziani della città cerite per tessere una rete di prevenzione intorno a donne e uomini a cui vuole essere assicurata la giusta serenità dell’età senile. Personale qualificato ha messo in guardia i numerosissimi presenti, circa 80 persone che ben volentieri hanno sospeso la loro attività socio-ricreativa, sulle turpi modalità di raggiro con cui sempre più spesso vengono colpiti i nostri nonni. Quello delle truffe in danno agli anziani è un triste fenomeno fortemente in ascesa, facendo registrare numeri ritenuti allarmanti. Sono state rappresentate dai poliziotti le modalità generalmente adottate per carpire la buona fede di persone anziane e farsi consegnare preziosi e denari. Di norma arriva una telefonata con cui qualcuno si presenta o come appartenente alle Forze dell’Ordine, o come avvocato, oppure come direttore di un ufficio postale, segnalando una criticità che ha coinvolto un figlio o un nipote della persona chiamata. In alcune varianti qualcuno si presenta proprio come il nipote stesso dell’anziano chiamato; con straordinaria abilità persuasiva e retorica, i manigoldi paventano l’indispensabilità di un’elargizione di denaro o anche monili per venire in aiuto al nipote vittima di un improvviso bisogno.
L’anziano generalmente viene tenuto al telefono mentre un complice si presenta a casa, preannunciato dall’interlocutore telefonico, e si fa consegnare, talvolta, tutti i risparmi di una vita. All’ombra di questi vergognosi reati sembra esserci l’impronta della criminalità organizzata, che avvalendosi di persone estremamente scaltre e spregiudicate, mette a segno truffe dal cospicuo valore economico. Rendendo consapevoli i presenti e sottolineando il valore della prevenzione, i poliziotti hanno stimolato gli astanti a farsi a loro volta portavoci del messaggio di allerta con coetanei e conoscenti; a ognuno è stata rilasciata una brochure con un vademecum di consigli sulla sicurezza. Il reato di truffa contro le persone anziane, oltre al danno meramente economico, porta con sé anche un profilo non trascurabile di svalorizzazione psicologica in cui incorrono di norma le vittime. Gli uomini della Polizia sono stati accolti e trattenuti con entusiasmo e grande calore umano, raccogliendo con commozione alcune testimoniane di persone presenti che hanno voluto condividere le loro brutte esperienze subite in proposito. Negli occhi dei poliziotti intervenuti un lustrore incontenibile ha testimoniato come la doverosità di un servizio può assumere profili di raffinata qualità emotiva, prima ancora che di utilità sociale.
Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice Lagone