“Da alcuni giorni parte dell’opinione pubblica si è aizzata contro la presenza delle Forze Armate nella scuola dell’obbligo italiana, parlando di forzature dei modelli educativi. Non capiamo per quale motivo la presenza di militari in quella che, di fatto, è pur sempre un’istituzione scandalizzi così tanto le persone” – così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, associazione sindacale che tutela i diritti delle Forze Armate –“I carabinieri visitano da decenni le scuole del Paese per parlare di tematiche inerenti alla sicurezza come l’educazione stradale, alimentare, spiegando ai ragazzi la pericolosità delle sostanze stupefacenti e assolvendo così a un servizio civico e di sensibilizzazione delle nuove generazioni. Ricordiamo che la scuola italiana è una palestra per il senso civico dei ragazzi” – prosegue Nicolosi –“La carriera militare è un lavoro come tanti altri, quindi non merita questo ostracismo da parte delle associazioni pacifiste. In virtù del suo valore formativo, la sinergia tra mondo della scuola e militare non è negativa, non capiamo perché vietare progetti di alternanza scuola-lavoro che permettano ai giovani di avvicinarsi a realtà congeniali per le loro capacità e per il nostro settore, che accoglie sempre favorevolmente nuove leve giovani, motivate e con idee chiare in mente, soprattutto in un momento in cui siamo sottorganico”.