22 Dicembre, 2024
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La nazionale italiana trapiantati e dializzati, partecipa con una staffetta solidale alla maratona di Roma

Lo sport è vita e salute. Dare la possibilità a bambini e ragazzi in dialisi o trapiantati d’organo, di allenarsi e di partecipare a competizioni amichevoli organizzate per loro, è uno degli obiettivi di Aned Sport Comitato speciale di Aned Onlus, Nazionale Italiana Trapiantati e Dializzati.

Il 19 marzo Aned Sport parteciperà alla Run Rome The Marathon, per correre la staffetta solidale Acea Run4Rome, con altre 14 associazioni. Aned Sport e i suoi podisti, tutti tra i 16 e i 30 anni, saranno presenti per testimoniare l’importanza dello sport e sensibilizzare la donazione degli organi.

L’associazione ha anche al suo attivo il progetto ‘Un sogno nel pallone’: “I bambini e ragazzi affetti da malattia renale cronica, dializzati o trapiantati, non possono prendere parte a molte delle attività sportive organizzate per i loro coetanei in buona salute – spiega Bruno Galimberti, allievo istruttore tecnico FITRI, che ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere l’iniziativa –  è scientificamente provato come l’attività fisica e sportiva sia uno dei maggiori elementi che può fornire benessere ai pazienti con malattia renale cronica, o in attesa di trapianto e post trapianto”.

Tra gli obiettivi del progetto c’è quello di regalare un momento di svago ai bambini e ragazzi in cura e di praticare sport in sicurezza. Le attività (nuoto, calcio a 5, atletica tennis) sono rivolte a partecipanti di età compresa tra i 7 e i 30 anni.

“Il prossimo obiettivo saranno i giochi mondiali di Perth che si terranno in Australia dal 12 aprile 2023 – scrive sulla piattaforma Galimberti, coordinatore Aned per il progetto “Un sogno nel pallone” – ma la partecipazione degli atleti costa una montagna di euro. È possibile contribuire acquistando tutto il materiale tecnico necessario per affrontare le discipline sportive proposte nel progetto”.

Da 30 anni Aned promuove lo sport come un potente mezzo di riscatto dalla malattia e testimonianza attiva della voglia di vita e salute di dializzati e trapiantati.

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