23 Dicembre, 2024
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Canale Monterano e il turismo, una sinergia più che vincente

I propositi del 2023 illustrati dall’assessore Andrea Magagnini

 Canale è diventato nel tempo uno dei luoghi più conosciuti della nostra regione. Le rovine dell’antica Monterano, scrigno di storia, arte e natura, sono il cuore pulsante dell’omonima riserva naturale, sempre attenta alla biodiversità e alla sua tutela. Per fare il punto della situazione e volgere lo sguardo al futuro, abbiamo avuto il piacere di incontrare l’assessore ai lavori pubblici,  mobilità e turismo, Andrea Magagnini.

Canale Monterano e il turismo, un binomio vincente: quale il lavoro svolto dall’amministrazione e quali le prospettive future?

«Inizio da una “frase fatta”: molto è stato fatto, ma molto c’è ancora da fare. Probabilmente negli ultimi anni abbiamo affrontato il tratto più faticoso, ma l’ascesa non è finita. In sei anni di lavoro come amministrazione siamo riusciti a creare una consapevolezza maggiore sulle potenzialità del nostro territorio e sull’esigenza di agire in rete: riserva naturale, amministrazione, università agraria, associazionismo e imprese locali. Solo in questo modo il “modello Canale Monterano” sarà capace davvero di fare il salto di qualità che farà la differenza».

Ma concretamente cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni?

«Rispondo a questa domanda con piacere, forte del lavoro già svolto ma soprattutto dai primi frutti che cominciamo a raccogliere. Il nostro presente-futuro ruota intorno a tre progetti. Il primo della lista, “alla scoperta di Monterano Nascosta (DTC2)”, è un progetto finanziato dalla Regione Lazio con circa settecentomila euro e finalizzato alla creazione di percorsi tematici ed alla realizzazione di interventi che non hanno precedenti sul nostro territorio e che permetteranno la fruizione notturna dell’antico abitato. Come seconda prospettiva turistica abbiamo l’Ecomuseo, una scommessa iniziata anni fa con un contributo della “Legge Monterano”, che siamo riusciti a far rifinanziare, e che ci sta portando alla concretizzazione di uno spazio di interpretazione e divulgazione, e alla realizzazione di una rete capace di rendere il nostro territorio un enorme museo a cielo aperto. Tra i propositi anche quello della DMO (Destination Management Organization) Etruskey, una nuova forma di valorizzazione del turismo che vede coinvolti in un unico progetto 12 amministrazioni pubbliche, imprese del settore turistico ed associazioni. Una scommessa che offre al nostro paese la possibilità di essere tra i protagonisti di una progettualità complessa volta al rilancio dell’intera Etruria meridionale».

Per concludere, quali sono le parole chiave per continuare a lavorare sullo sviluppo turistico di Canale Monterano?

«Credo che unione, impegno e concretezza possano ben descrivere il nostro pensiero: da soli non si va da nessuna parte! Per arrivare a meta, utilizzando un linguaggio rugbistico, serve il contributo di tutta la squadra, senza troppi fronzoli: scarpini sporchi di fango, testa bassa, tanto allenamento e la voglia di farcela».

Tanta voglia di fare, dunque, ma la determinazione dei propositi rende la squadra già vincitrice della partita.

Ludovica Di Pietrantonio

 

 

 

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