5 Novembre, 2024
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Pasqua, Melaragni, Cna: “Pasticceri e fornai si sono superati, premiamoli”

La colomba spicca il volo. Ma pure le uova non scherzano. E sulle tavole della Tuscia e di Civitavecchia non può mancare il prodotto della tradizione locale per eccellenza: la pizza di Pasqua. Se poi si vuole strafare, ci sono anche le creazioni in cioccolato per i più piccoli. “Perché nonostante le difficoltà per gli aumenti delle bollette e tutto il resto, quando la festa chiama alla qualità non si rinuncia. I nostri fornai e i maestri pasticceri stanno dando il massimo in questo e pure sull’inventiva”, commenta Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia.

Cominciamo dalle colombe, mettersi comodi perché la lista delle varianti è lunga: classica, al cioccolato, cioccolato e pere, frutti di bosco, castagne rum e cioccolato. Non basta? Ecco quelle ripiene: pistacchio, , ancora cioccolato – con le sub varianti Nutella e Kinder – crema e caramello, ricoperte di glassa o con la granella di pistacchio.

Le uova? Ovviamente al cioccolato al latte, bianco o fondente. Questo per molti è però solo il punto di partenza. Gli artigiani CNA anche qui hanno messo ognuno la propria firma, dando forma a creazioni incredibili da vedere e gustose da mangiare. Qualche esempio? Con i cuoricini di zucchero, le immagini della città, con gli inserti di smarties o nocciole e pistacchi, intagliate con decorazioni di fiori. C’è chi si è veramente sbizzarrito coi gusti: torta di mele, tiramisù, torta della nonna, lampone, caramello e tanti altri ancora. C’è perfino l’uovo ripieno di uovo. E poi ci sono quelle personalizzate: uno chiede come decorarle, cosa scriverci e pure quale sorpresa metterci dentro, et voilà, ecco un regalo unico. Non mancano le creazioni in cioccolato e zucchero di varie forme, dalle pecorelle ai coniglietti, fino ai pinguini.

La macchina della produzione è a pieno regime, il mercato ha iniziato a muoversi dalla fine della scorsa settimana. Vanno fortissimo i prodotti di fascia alta, ma come sempre ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche. “Pasticceri e fornai – dice Melaragni – quest’anno si sono superati, dando spazio alla tradizione ma anche sperimentando nuovi sapori, che pure i turisti in arrivo nel nostro territorio auspichiamo avranno avere la possibilità di scoprire. Gli ultimissimi giorni che precedono la Pasqua per loro sono quelli decisivi, quelli in cui si tirano le somme di tutto il lavoro svolto. È uno sforzo che per noi va premiato: lo meritano”.

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