Un’opportunità per dire no alla violenza di genere
L’evento è degno delle grandi occasioni; immerso nel silenzio del limitrofo viale delle Olmate, in posizione discreta e riservata, è riunito un folto numero di persone. Non donne e uomini qualsiasi, ma esponenti istituzionali e anime nobili che stanno strutturando la loro sdegnata battaglia contro ogni forma di violenza. Alla presenza del sindaco Emanuele Rallo, del vicesindaco Francesca Giustini, il Parroco di Oriolo, don Giorgio Pollegioni, il Comandante della stazione dei Carabinieri, i rappresentanti locali della Croce Rossa e della Protezione Civile e una nutrita rappresentanza popolare, si è inaugurato, sabato mattina, lo sportello anti-violenza realizzato in collaborazione con il Comune di Vetralla, capofila dell’iniziativa.
Il distretto VT 4, infatti, vanta con orgoglio la presenza a Vetralla del centro antiviolenza Demetra, a cui si connettono i due sportelli antiviolenza territoriali, uno a Ronciglione, uno inaugurato appunto ad Oriolo. Per questo, ad affiancare il sindaco Rallo c’era l’assessore alle politiche sociali del Comune di Vetralla, Giulio Menegali Zelli Iacobuzi. Ha aperto l’inaugurazione Graziella Lombi, già sindaco di Oriolo, Presidente dello Spazio Supporto Donna, vera colonna portante di una lotta senza frontiere a ogni forma di abuso contro le donne, instancabile paladina di riscatto e mantenimento della libertà e dignità femminili. La cerimonia, che si è svolta all’aperto a metafora dell’apertura culturale con cui si intende fronteggiare l’oppressione e la chiusura di mentalità patriarcali e maschiliste, è stata introdotta proprio dalle parole emozionate di Graziella Lombi, che vede nell’iniziativa un margine di avanzamento verso quel proposito di abbattimento di ogni forma di violenza. “In realtà vorremmo chiuderli questi centri, ma resta ancora necessario attuare dei presidi di contrasto e fare rete”, ha dichiarato commossa la Presidente.
Nel successivo intervento, il sindaco di Oriolo ha rivendicato con orgoglio la collaborazione istituzionale con il Comune di Vetralla per questa iniziativa, evidenziando che questo nuovo punto strategico, gestito in gran parte da volontari, offre un’ulteriore frontiera di progettualità con i servizi sociali distrettuali. Il primo cittadino di Oriolo ha fatto riferimento al nuovo bando regionale, che darà corpo e sviluppo a questa e analoghe iniziative. L’assessore Zelli del Comune di Vetralla, ha ringraziato il comune di Oriolo per aver sposato questo progetto con cui si intende fattivamente comunicare alla comunità che i servizi sociali ci sono e sono attenti alle disparate esigenze dei cittadini. Un breve intervento è stato fatto anche dal Comandante della locale stazione dei Carabinieri, Franco Scarnati, e dal Maresciallo Maggiore Canzanella, referente provinciale in servizio al Nucleo Operativo di Viterbo per il fenomeno della violenza di genere; i militari, più adusi ai fatti che alle parole, hanno semplicemente ricordato l’importanza di punti di riferimento come quello degli sportelli antiviolenza e la preziosità del lavoro in rete, per proteggere le vittime e debellare questo triviale fenomeno.
Lo sportello, che sarà fruibile una volta al mese in presenza, ma accessibile telefonicamente h24 e 7giorni su 7, vedrà l’impiego di personale specializzato; la responsabile dell’Associazione Ponte Donna, che collaborerà con lo sportello, ha ricordato che il servizio offrirà supporti psicologici gratuiti e assistenza legale con il gratuito patrocinio per le vittime di violenza. La lunga esperienza maturata a ridosso di questa problematica, farà sì che ogni donna sarà accolta in totale privacy, vedendo rispettati i propri tempi e vedendo lo sportello sempre presente nelle emergenze e nel tempo. Dopo il solenne taglio del nastro, retto simbolicamente da due bambine, a voler evidenziare il loro diritto a crescere libere e rispettate, la cerimonia è stata conclusa da una benedizione del parroco, don Giorgio, che parafrasando l’Associazione Spazio Supporto Donna, ha fatto una riflessione sull’importanza dello spazio come luogo per accogliere, e sul supporto, come fondamento dell’ascolto. Ha commosso, poi, con una celebre citazione del Talmud ebraico: “attenti a far piangere una donna, perché Dio conta tutte le sue lacrime”.
Un motivo in più, questa inaugurazione, per riflettere sul fatto che le donne vogliono essere determinate combattenti tutte insieme. non più vittime sole.
Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’agone
L’agone nuovo, presente, rinnova l’impegno in questa battaglia e richiama tutte le sensibilita’ a fare sistema e produrre strumenti che diano garanzie a tutte le donne.