5 Novembre, 2024
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Bracciano onora la Festa della Liberazione con una cerimonia in piazza IV Novembre

Alle 10 di oggi 25 Aprile 2023 in piazza IV Novembre a Bracciano ha avuto luogo la cerimonia commemorativa del 78° Anniversario della Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Alla manifestazione una nutrita presenza dei consiglieri comunali di maggioranza, delle rappresentanze in servizio e in congedo, dell’Arma dei Carabinieri, dell’Aeronautica con il Comandante colonnello Barbagallo, la Caserma di Artiglieria di Bracciano, la Protezione Civile di Bracciano, la Polizia Locale, rappresentata dal Comandante, Claudio Pierangelini.
Presente anche l’Associazione culturale L’Agone Nuovo. Il sindaco di Bracciano, Marco Crocicchi, ha deposto una corona d’alloro davanti al Monumento ai Caduti. Subito dopo, in ricordo dei cittadini e dei soldati caduti per la riconquista delle libertà negate dalla dittatura fascista e dalle bruttezze della seconda guerra mondiale, il primo cittadino ha pronunciato un discorso con forti richiami alla Costituzione Italiana ed al significato che questa giornata ha per gli italiani dicendo.
Crocicchi nel suo intervento ha poi citato Piero Calamandrei, uno dei membri dell’Assemblea Costituente e cofondatore del Partito d’Azione, il quale disse dando forma e sostanza allo spirito di questa giornata: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati”. Hanno poi risuonato per incisività e portata dei contenuti storici le parole dell’intervento di Dario Cavinato, giovane e attivo presidente della sezione di Bracciano dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che parlando a braccio ha detto: “Il 25 Aprile 1945 rappresentò solo l’epilogo di quel vittorioso capitolo che si era aperto poco meno di due anni prima l’8 settembre 1943”.
Questa la cronaca della cerimonia di oggi, per l’anno prossimo sarebbe bello raccontare che oltre a militari e amministratori erano presenti famiglie, bambini e tanti cittadini, i grandi assenti di questa mattina; così come un giorno sarebbe bello raccontare di un 25 Aprile in cui la corona d’alloro viene deposta da uomini e donne sia della cosiddetta maggioranza che della cosiddetta minoranza, quel giorno il 25 Aprile sarebbe veramente un giorno di unità nazionale, un giorno in cui i valori di democrazia e uguaglianza prenderebbero ancora più sostanza.
Cinzia Orlandi
Redattrice l’agone 

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