5 Novembre, 2024
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La cura nell’essere genitori

Incontro di sensibilizzazione alla genitorialità al liceo Vian di Bracciano

L’aula magna del Liceo Vian, nel pomeriggio di ieri, ha aperto le porte ai docenti, alle famiglie e alle Istituzioni del territorio, per richiamare l’attenzione sulla frangibilità sempre più evidente di giovani e giovanissimi. L’occasione è stata un convegno organizzato con la consueta sensibilità, attenzione e intuizione della Dirigente Scolastica, prof.ssa Lucia Lolli, avente per oggetto una riflessione sulle aree di criticità afferenti i ragazzi 5.0, sempre più spesso protagonisti di azioni sconsiderate e pericolose. Tematiche importanti per le quali la preside ha chiamato a intervenire testimonianze altrettanto importanti; relatori dell’incontro sono stati la dott.ssa Teresa Manes, autorevole portavoce di una pagina di cronaca drammatica, e una rappresentanza qualificata della Polizia di Stato operativa sul territorio nel neocostituito Commissariato distaccato di Ladispoli.

Presente anche il Presidente de L’Agone, Giovanni Furgiuele, strenuo amplificatore delle rilevanti iniziative sul territorio, analoghe a quella odierna. Testimonianze, dunque, che hanno offerto un contributo dall’alto tenore emotivo prima ancora che dogmatico. Dopo un’introduzione di benvenuto della Dirigente, in un silenzio surreale, mamma Teresa ha raccontato le struggenti dinamiche che hanno caratterizzato il suicidio di suo figlio Andrea, appena quindicenne, avvenuto nel novembre 2012. Un copione standard, l’insensibilità di adolescenti agita in branco che divora sogni e capacità di difesa di un coetaneo, noncuranti del peso delle parole e delle azioni, che diventa storia individuale di dolore. Il dramma di una mamma che richiama a gran voce l’attenzione delle decine di genitori presenti; “non date per scontato di conoscere i vostri figli, perché esistono zone d’ombra per illuminare le quali occorre sensibilità, costanza e astensione dal giudizio”, ha ammonito la dott.ssa Manes. Parole pacate ma taglienti, che hanno compenetrato i presenti in un denominatore comune di immedesimazione, che ha reso lucidi parecchi occhi attenti dei numerosi intervenuti. Le successive argomentazioni dei responsabili dei settori anticrimine e controllo del territorio del Commissariato di Ladispoli, Gianluca Di Pietrantonio e Fiorenzo Somma, si sono modulate mantenendo il focus sulla condivisione delle esperienze operative prima ancora che tecniche, in nessun momento avulse dall’impronta emotiva caratterizzante il convegno.

I poliziotti, in forza di alta specializzazione professionale e accademica, hanno fornito elementi di conoscenza giuridica, psicologica e pedagogica, richiamando l’indispensabilità per ogni genitore di porsi continuamente domande riguardo la funzionalità educativa dei propri figli. Un forte richiamo alla trasmissione di valori, in assenza dei quali non può esserci veramente crescita. A chiusura del convegno, la Dirigente Lolli, con apprezzata pertinenza, ha sottolineato quanto siano in prima persona i genitori a dover comprovare l’osservanza di principi fondamentali etici e morali con cui poter distinguere l’uomo, in quanto individuo biologico, dall’essere umano, depositario di coscienza e dignità. Un evento riuscito, dove le funzioni professionali si sono continuamente diluite nei ruoli genitoriali, in un opportuno spazio di cautela in cui non hanno trovato posto verità assolute o pseudo-insegnamenti, ma prudenti esortazioni alla sottile arte del sapersi mettere in dubbio per poter essere genitori più attenti e credibili, che sappiano fare della cura la migliore strategia educativa.

Ludovica Di Pietrantonio
Redattrice L’agone

 

 

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