Siamo alla seconda parte dei gemellaggi. Dopo l’accoglienza dei partner tedeschi e di quelli olandesi, che è servito a mostrare, a chi non ci conosce, l’amore, la simpatia, la cultura italiana, ora è il tempo della partenza dei nostri ragazzi. Per una settimana i meloncini vivranno in una società diversa e impareranno che conoscere la differenza è importante e arricchisce e che essere diversi non è poi male, anzi diverte e fa innamorare.
Ma ecco cosa hanno vissuto i genitori nella prima parte di questo progetto.
“In attesa di veder partire tra pochi giorni i nostri ragazzi per l’Olanda e raggiungere i loro gemellati, ho avuto modo di riflettere ancora sul valore di questa prima parte dell’esperienza che non solo ha tanto arricchito i nostri ragazzi, ma ha coinvolto tutti noi genitori e intere famiglie, donando emozioni, soddisfazioni, a volte apprensioni, a partire dall’inizio. Sì, c’è un principio, perché il gemellaggio non è partito con l’arrivo dei gemellati olandesi, è stato un percorso iniziato mesi prima. Tanti gli appuntamenti dedicati, di conoscenza e di scambio tra i ragazzi italiani, durante i quali hanno condiviso la preparazione dell’accoglienza dei loro gemellati olandesi e anche di molte attività in programma, dando corpo alle loro idee a proposte.
La preparazione ha coinvolto anche noi genitori, donandoci l’opportunità di offrire il nostro contributo e sentirci veramente parte di questa esperienza. Un percorso a tappe che ha contribuito a creare una trepidante attesa per tutti, come gruppo e come singole famiglie ospitanti: ed è per questo che alla stazione, all’arrivo dei gemellati, si fremeva tutti ed è scesa più di qualche lacrima. Sono stati otto giorni tempestosi di attività, di connessioni, di dialogo, di conoscenza, di scambio, di confronto, di cultura, di incontro, di acquisizione di nuove competenze e abilità, di nuove e ritrovate amicizie, senza frontiere e senza barriere. Un vortice che ci ha lasciato tutti diversi da prima, genitori e ragazzi. Noi genitori di un nuovo figliolo/a di cui siamo presi cura ogni giorno perché si sentisse a casa, accolto in famiglia, alle prese con nuove abitudini e sapori… e noi lì fino all’ultimo minuto a preparare il pasto più buono del mondo e caldo per il lungo viaggio che li aspettava per il ritorno, accompagnandolo da un piccolo dono di gratitudine e arrivederci. È così, questa prima parte del percorso ci ha commosso, ci ha provato, ci ha fatto diventare il cuore più grande, l’ascolto più vigile e attento, la voglia di conoscere e scambiare più ardente. Se sono semi che hanno germogliato così forte in noi genitori, immaginiamo quali valori abbiano radicato nel cuore dei nostri ragazzi. Perché l’apprendimento parte dal cuore, e lo forgia, e grazie a lei Preside (che promuove da anni questa esperienza), e grazie ai voi professori (accompagnatori attenti, sensibili, competenti, disponibili, pazienti, premurosi e preparati), i nostri ragazzi hanno ricevuto così tanto, e partono con il cuore aperto per l’Olanda, pieni di attesa nei loro occhi di vivere un’altra esperienza indimenticabile”.
“Devo dire che è stata di nuovo un’esperienza carica di significati, ed elettrizzante. Scrivo “di nuovo” perché noi come famiglia avevamo già partecipato 12 anni fa ad un’esperienza simile, visto che da anni la Scuola da te diretta offre questa bellissima opportunità, di studio e di crescita personale, ai nostri figli.
E devo dire che “di nuovo” abbiamo avuto modo di sperimentare le emozioni di quella che ritengo un’esperienza assolutamente affascinante, durante la quale io e mia moglie, come genitori, ci siamo sentiti estremamente orgogliosi del lavoro di nostra figlia Aurora, e ovviamente della Scuola (con la lettera maiuscola, e non per piaggeria) Melone, che per sua -e nostra- fortuna frequenta.
Ci siamo sentiti tutti parte integrante di questo progetto a cui tu hai sempre creduto, e al cui successo speriamo di aver contribuito per il meglio, insieme a tutti gli altri genitori e ragazzi coinvolti.
Esser venuti a conoscenza dalla Professoressa Cavallaro del fatto che i “nostri” ragazzi abbiano ricevuto i complimenti dai Professori tedeschi, delle guide, e da tutti coloro che hanno avuto modo di incontrare i ragazzi in questi giorni, uniti ai saluti e ai ringraziamenti ricevuti telefonicamente anche dalla mamma della “Gemella” di Aurora, ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta, e che su questa strada educativa dobbiamo continuare
Il merito di questo importante risultato va alla Scuola che tu dirigi, ai professori che ogni giorno insegnano i principi fondamentali della nostra cultura e del sapere, alle maestre che li hanno seguiti fino a “ieri”. I nostri ragazzi e le nostre ragazze stanno crescendo in modo sano grazie al vostro aiuto, che è essenziale e fondamentale, e di questo vi sono grato”.
“Congratulazioni a lei e a tutta la dirigenza riguardo al gemellaggio Italia Germania di cui mia figlia ha fatto parte. Un ringraziamento ai prof che, con responsabilità e passione non riconosciuta dal ministero, hanno svolto un lavoro entusiasmante e di enorme valore per la crescita e la formazione dei nostri ragazzi. Lei, caro dirigente, da sempre ha dedizione e attenzione verso l’apertura mentale e spirito di collettività verso i ragazzi e sinceramente non avevo dubbi sull’ottima riuscita del progetto”.
“Io e mio marito, compreso anche il figlio più grande, siamo stati travolti da questa meravigliosa avventura. È stata una settimana ricca di emozioni e veramente non pensavamo potesse essere così. Che dire è come avere avuto un altro figlio”.
“Gentile Preside, la ringrazio per la bellissima opportunità che sta offrendo ai nostri ragazzi a pochi giorni dalla partenza attesissima dei nostri ragazzi per l’Olanda, a casa dei loro nuovi amici e gemellati. Altri genitori immagino sentiranno il desiderio di scriverle, e offrire il proprio punto di vista, ma quanto ad emozioni provate e sul grande valore che questa esperienza ha finora comportato (e ancora comporterà), credo saremo tutti d’accordo”.
“Mia figlia è stata orgogliosa e fiera di partecipare a questa esperienza, che ricorderà per tutta la vita”.
“L’atmosfera magica che c’era la mattina del 9 marzo, quando stavamo aspettando i nostri gemellati, è stato qualcosa di unico.
A scuola tutto era perfetto per riceverli, poi l’attesa alla stazione, gli striscioni, le felpe arancioni dei nostri ragazzi, e da lontano le felpe arancioni dei ragazzi olandesi: tante emozioni e poi le lacrime di noi genitori, forse perché come me anche loro non hanno potuto fare questa esperienza da figli. È stato bellissimo, un’esperienza unica per mia figlia e per tutti noi della famiglia. Sono stati giorni ricchi di emozioni, anche di ansie, devo dire, che però ci hanno fatto apprezzare ancora di più questa settimana unica vissuta con la dolcissima Kyrviënne.
Grazie per avere permesso a tutti noi di partecipare a questo aspetto bellissimo della scuola regalandoci un’esperienza culturale e di vita che mai dimenticherò”.
“Grazie per averci dato la possibilità di fare un’esperienza che difficilmente dimenticheremo e per quanto dovranno ancora fare per l’imminente partenza, è stata davvero un’esperienza unica e sentire la “nostra figlioccia” dire che le manchiamo ci emoziona ancora”.