Ieri sera agli Lumunia Studios gestiti da Cinecittà, gremiti di persone, si respirava cinema nell’aria. Il cocktail party di apertura della 68° edizione dei Premi David di Donatello era come in un grande set cinematografico in smoking e abiti lunghi per gli attori e le attrici presenti e tutti coloro che dedicano il loro lavoro alla settima Arte.
Toni Servillo, Giovanna Mezzogiorno, Margherita Buy, Luca Marinelli, Paola Cortellesi, Claudia Pandolfi, Alessandro Borghi, Fabrizio Gifuni, Filippo Timi, Emanuela Fanelli, Isabella Rossellini, Ficarra e Picone, Luigi Lo Cascio, Enrico Vanzina, Marco Bellocchio sono solo alcuni dei nomi presenti; le star internazionali della serata erano Matt Dillon e Penelope Cruz. Tra gli altri gli artisti Diodato, Elodie, Noemi, Stefano Bollani.
Il David di Donatello per il miglior film va a Le otto montagne, di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh, che porta a casa anche le statuette per la fotografia, il suono e la sceneggiatura non originale tratta dal romanzo di Paolo Cognetti. La premiazione al miglior film è stata preceduta da un discorso della direttrice artistica dell’Accademia del Cinema italiano, Piera Detassis.
La diretta su Rai uno della premiazione condotta da Carlo Conti e Matilde Gioli ha visto una kermesse in cui sono stati assegnati tutti gli altri premi David.
Il miglior regista è Marco Bellocchio per Esterno notte, il film ottiene anche il David per il miglior attore protagonista (Fabrizio Gifuni, impecabile e memorabile interpretazione di Aldo Moro), per il montaggio e per il trucco (Enrico Jacoponi).
Quattro riconoscimenti anche per La stranezza di Roberto Andò, che riceve il David per la produzione (Medusa e Rai Cinema), per la sceneggiatura originale, per la scenografia e per i costumi.
Due premi per Settembre di Giulia Steitgerwalt (esordio alla regia e miglior attrice protagonista, Barbara Ronchi) e per Siccità di Paolo Virzì (Emanuela Fanelli come miglior attrice non protagonista e David agli effetti visivi). L’ombra di Caravaggio di Michele Placido riceve il David Giovani e la statuetta per la miglior acconciatura (Desiree Corridoni); un David per Nostalgia (Francesco Di Leva miglior attore non protagonista); per Il pataffio di Francesco Lagi il David per il miglior compositore che va a Stefano Bollani; la miglior canzone originale va a Proiettili, brano di Elodie in Ti mangio il cuore.
Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini – a Il cerchio di Sophie Chiarello.
Resta a mani vuote Il signore delle formiche di Gianni Amelio, che partiva con undici candidature.
Enrico Vanzina riceve il David speciale.
Il miglior film internazionale è The Fabelmans di Steven Spielberg.
Le variabili dipendenti di Lorenzo Tardella riceve il David per il miglior cortometraggio.
Marzia Onorato
Redattrice L’agone