22 Novembre, 2024
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D’Amato: “La figura dell’infermiere è una figura preziosa per il nostro sistema sanitario”

“La figura dell’infermiere è una figura preziosa per il nostro sistema sanitario, e in particolare per il rafforzamento dell’assistenza territoriale e per l’assistenza domiciliare, che oggi rappresentano l’unica soluzione concreta per snellire i Pronto soccorso e ridurre le liste d’attesa”. Lo ha dichiarato il Consigliere regionale del Lazio e membro della Commissione Sanità, Alessio D’Amato, in occasione della Giornata Internazionale dell’infermiere.

“Oggi, purtroppo, mancano all’appello oltre 70mila infermieri – continua D’Amato – cioè se noi oggi volessimo adeguare il sistema sanitario nazionale ai livelli standard minimali, dovremmo assumere 70mila infermieri che non ci sono. E’ evidente che con questi numeri il sistema sanitario non può reggere e garantire il diritto alla salute, così come sancito dalla nostra Costituzione. In ambito OCSE siamo il quartultimo Paese al mondo per numero di infermieri rispetto alla dimensione della popolazione, con conseguenze allarmanti. Di notte, ad esempio, per 25 posti letto si arriva ad avere un solo infermiere, e spiegatemi voi com’è possibile garantire l’assistenza adeguata a delle persone che magari sono allettate e non possono alimentarsi. Ad aggravare questa situazione si aggiunge la difficoltà legata al reclutamento e allo status socioeconomico del personale sanitario e che via via sta conoscendo un depauperamento molto forte, con gli stipendi che sono tra i più bassi tra i Paesi occidentali. I nostri ragazzi e ragazze non voglio fare più gli infermieri, quest’anno per la prima volta sono andate deserte molte scuole di specializzazione e non sono state esaurite tutte le borse di studio, mentre il personale più anziano, e anche qui l’Italia è fanalino di coda, cerca di resistere ma con sempre maggiori difficoltà”.

“Per risolvere questa situazione – aggiunge D’Amato – serve un grande Piano Marshall delle assunzioni in Sanità, bisogna pensare a una Costituente della Salute per aprire una grande discussione in tutto il Paese. Dobbiamo affrontare immediatamente i temi nevralgici, primo fra tutti come sovvenzioniamo il fondo sanitario, il cui livello minimo di finanziamento dovrebbe essere riconosciuto costituzionalmente. Perché o noi difendiamo la sanità pubblica, o le conseguenze saranno devastanti per la tenuta sociale del Paese”.

“Noi agli infermieri dobbiamo tantissimo, e non solo per lo straordinario sforzo che hanno fatto nel contrasto alla più grande pandemia del nostro secolo. Ma per quello che fanno tutti i giorni, senza mai arrendersi alla stanchezza e alla fatica. A tutti loro, in questa giornata speciale voglio dire grazie. Grazie di cuore”. Ha concluso Alessio D’Amato.

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