26 Dicembre, 2024
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Anguillara, Di Domenico racconta l’amico Morricone

In questi giorni si è tenuta la presentazione del libro intitolato:”Quando incontri una leggenda”. Storia di un’amicizia con Ennio Morricone” del musicista Mauro Di Domenico a Porta del parco di Anguillara Sabazia.

L’opera racconta i ventisette lunghi e sentiti anni di amicizia tra lo scrittore e il grande maestro Ennio Morricone e Di Domenico, durante l’evento, è riuscito a comunicare pienamente la stima, il rispetto e l’affiatamento che li legava.

L’evento si è aperto con le parole della direttrice della scuola orchestra di Anguillara, Mara Scaperrotta, la quale ha introdotto i protagonisti della serata, ovvero il già citato Mauro Di Domenico e il relatore Luigi Lozzi.

Terminata l’introduzione della Scaperrotta è stato proiettato un video di Viviana Normando nel quale salutava il pubblico e si scusava per l’assenza.

Luigi Lozzi, terminato il video, prende la parola e inizia porre al musicista varie domande, dalle più classiche, che ripercorrono gli inizi della carriera musicale, a quelle più articolate, che si incentrano più sul rapporto che lega musica e cinema.

Queste ultime erano dei perfetti trampolini per degli aneddoti su Morricone che sono stati capaci di raccontare aspetti del maestro che, fino a quel momento, erano ignoti al grande pubblico.

Aneddoti, tra l’altro, raccontati a metà da Di Domenico perché:”Altrimenti il libro che lo leggete a fare?” citando le sue parole.

Come già accennato alcune delle domande poste dal relatore, tra un video e l’altro, servivano per narrare al pubblico l’origine della passione per la musica e del libro, portando così l’intervistato nel viale delle rimembranze e il pubblico, incuriosendosi sempre più, era intento nell’ascoltarlo.

Il viale dei ricordi era lungo e aveva origine in un cinema di Napoli, dove veniva proiettato “Per un pugno di dollari”, durante la fanciullezza del musicista. Da lì si è passati alle lezioni di pianoforte, abbandonato dopo 2 mesi, per arrivare al primo incontro con Ennio e alla loro prima telefonata.

Tutto ciò condito da video che, come scopo, avevano quello di far riflettere ed emozionare gli spettatori e, ancora, musica dal vivo talmente coinvolgente che l’intera sala si è ritrovata a cantare divertita come a un festa.

Di personaggi come Morricone ne esistono pochi e sono ancora meno le persone che possono dire di averlo “vissuto”, ma le storie racchiuse nel libro di Mauro Di Domenico sono le testimonianze di come anche i giganti della cultura siano, prima di tutto, persone.

Claudio Colantuono

Redattore L’agone

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