Pare un cane che si morde la coda questa storia del caro affitti, nata grazie a una studentessa che ha fatto aprire gli occhi alla classe politica posteggiando la sua tenda da campo davanti l’ateneo che frequenta. Adesso il governo ha deciso di ritirare l’emendamento che sbloccava i 660 milioni per gli alloggi degli studenti. Neverending story, una vera e propria storia infinita, che passa col tempo d’un amen dalla preoccupazione per i poveri universitari allo spostamento dei contenuti dell’emendamento che vengono spostati nel decreto legge enti pubblici e solidarietà sociale. Perdita di tempo? Il Ministero dell’Università giustifica la scelta con una maggiore attinenza materiale tra la proposta e il decreto, e i colletti bianchi del dicastero giurano che c’era il rischio che il decreto venisse dichiarato inammissibile per estraneità di materia. Nessuna retromarcia da parte del Governo nel dare piena attuazione alla misura del Pnrr che destina 660 milioni di euro agli alloggi universitari. Ovvia la contestazione dell’opposizione, inevitabili le giustificazioni governative. Intanto, in ogni caso, gli studenti continuano a stazionare in tenda.
Massimiliano Morelli