13 Novembre, 2024
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Festival Nazionale delle Università, Cirielli (Viceministro Affari esteri): «La sarà la sfida del nostro futuro tra rischi e vantaggi»

La seconda giornata del Festival Nazionale delle Università, che si sta svolgendo alla Link Campus University di Roma, si apre analizzando gli scenari di riferimento per il futuro dell’industria italiana.

Ma quali sono i vantaggi e i rischi dell’intelligenza artificiale nel progresso dell’umanità e nelle realtà economiche italiane?

L’On. Edmondo Cirielli (Viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale) a tal proposito, ha dichiarato: «I vantaggi ottenuti dal progresso tecnologico, rappresentano la vittoria della colonizzazione dell’uomo sulla terra. Ovvero la sua capacità di utilizzare le mani e trasformare le cose, per rendere la vita più comoda. Con l’intelligenza artificiale questi vantaggi si moltiplicheranno. Ci sono comunque dei rischi connessi a questo sviluppo. La tecnologia, infatti, non è mai buona o cattiva: è l’uso che se ne fa a determinarla, in particolare quando si parla di intelligenza artificiale. La sfida – ha precisato – sta quindi nella capacità, per le società democratiche, di saper resistere ai rischi relativi all’invasività della digitalizzazione. Questo è un problema che si pongono le società democratiche, mentre i regimi totalitari pensano solo a come sfruttarla per avere ancor più potere. Ecco perché serve dare importanza alla sicurezza di questa tecnologia».

Ma l’intelligenza artificiale può essere importante anche in un’ottica di economia sostenibile. «Tra gli obiettivi degli stati democratici – ha detto il Viceministro – c’è l’idea di uno sviluppo sostenibile, che può essere aiutato dall’intelligenza artificiale e della grande capacità di processare dati e informazione. Ci potranno essere nuove soluzioni e nuove possibilità per raggiungere i traguardi di transazione verde e sviluppo sostenibile, seguendo l’agenda 2030 che le Nazioni Unite hanno indicato a tutto il mondo».

Lo sviluppo delle tecnologie di machine learning e d’intelligenza artificiale sta offrendo vantaggi importanti per l’evoluzione del manufacturing, aiutando le imprese manifatturiere a ridurre i costi, migliorare la qualità delle produzioni e renderle più flessibili, in altri termini restare competitivi sui mercati.

Per Giorgio Cannata (Università di Genova) «la speranza è che l’intelligenza artificiale, in quanto strumento creato dall’uomo, possa affiancarlo per risolvere problemi. Nel tempo di potranno sviluppare dei robot e delle macchine intelligenti che incorporino funzionalità e che permettano all’uomo di lavorare, operare e vivere meglio. In ambito industriale, inoltre, l’intelligenza artificiale può dare garanzie su condizioni di lavoro più soddisfacenti e vantaggiose; sia per l’azienda che per i lavoratori».

Tullio Tolio (Politecnico di Milano) ha invece sottolineato come «l’intelligenza artificiale ha un ruolo importantissimo in ambito lavorativo, ma bisogna saperla coordinare e dominare. È uno strumento potente che può cambiare il modo con cui si produce. Tutti i cambiamenti, però, sono positivi per chi sa dominarli o critici per chi li subisce. Dovremo farci trovare preparati in tal senso per costruire una nuova politica industriale».

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