22 Dicembre, 2024
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Successo per “Psicanalisi e lockdown. Tra emergenze e disagio giovanile”

Si è concluso, con notevole successo di pubblico e commenti molto favorevoli degli esperti, il ciclo delle tre conferenze, dal titolo “Psicanalisi e lockdown. Tra emergenze e disagio giovanile”, organizzato dalla Biblioteca della Città di Arezzo, unitamente alla Fondazione Guido d’Arezzo e alla Feltrinelli Point.
La prima delle tre conferenze, che ha avuto luogo il 6 maggio 2023, è stata tenuta dalla dottoressa Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista ordinario e dell’età evolutiva della Società Psicoanalitica Italiana e del’International Psychoanalytical Association, che dialogando con il dott. Gianluca Valle, critico teatrale e traduttore, ha presentato il volume “Psicoanalisti in lockdown. Efemeridi di menti a distanza”, edito da Solfanelli. Il folto pubblico ha partecipato alla conferenza con interesse, restituendo agli organizzatori numerosi feedback molto favorevoli.
Il 13 maggio 2023, nella seconda conferenza, è intervenuto il dott. Stefano Lussana, psichiatra e psicoanalista della della Società Psicoanalitica Italiana e del’International Psychoanalytical Association, che ha presentato il volume “L’ascolto psicoanalitico in emergenza”, pubblicato da Franco Angeli. Anche Lussana ha saputo coinvolgere il nutrito pubblico in un dialogo fervido e appassionato, muovendo dal racconto della sua esperienza nel sostegno di persone in gravi difficoltà psicologiche durante la pandemia, prestato anche presso lo sportello d’ascolto gratuito istituito dalla Società Psicoanalitica Italiana in collaborazione con il Ministero della Salute.
L’ultima delle conferenze si è svolta il 19 maggio 2023 con il dott. Luigi Zoja, psicoanalista di fama mondiale, past president dell’Associazione Internazionale di Psicologia Analitica e vincitore di due premi Gradiva Award. Anche in questo caso l’incontro, guidato sapientemente dalla sua allieva, la dottoressa Ines Marzi, ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, ai limiti della pur vasta capienza della sala. Zoja ha presentato il volume “Paranoia. La follia che fa la storia”, recentemente rieditato dalla Bollati Boringhieri, con una nuova prefazione dell’autore, mirata all’attualità e volta a illustrare come quella specifica patologia abbia ancora una volta innescato i motori della storia, attuandosi in maniera inquietante e pericolosa nel teatro della guerra in Ucraina.
Dal punto di vista dell’affluenza di pubblico, l’intero ciclo di conferenze ha superato ogni più benevola aspettativa e ha registrato una risposta dell’opinione pubblica pienamente confacente alla elevata qualità dell’iniziativa, che ha affrontato una tematica, quella psicoanalitica, tutt’altro che agevole ma che ha suscitato l’interesse dei lettori e non solo, al di là di ogni pur ottimistica previsione. Il successo delle conferenze, oltre che per il valore dei relatori, è dovuto al fatto che è stata data voce a quelle istanze culturali e psicologiche che non sono state rielaborate nel dibattito pubblico post-pandemico. In particolare, dopo il lockdown non sono state affrontate, forse neppure sul piano educativo, le difficoltà che il mondo giovanile ha incontrato durante la pandemia, che oggi fuoriescono, come fiumi esondati, nel disagio e nelle contestazioni di cui narrano le cronache.
Il ciclo di conferenze, accogliendo in modo coraggioso la sfida di quelle istanze, si è posto in risonanza profonda con i bisogni culturali della società e per questo ha avuto un notevole successo.

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