In Emilia Romagna, il fenomeno delle esondazioni sta causando danni considerevoli che si spostano rapidamente da un’estremità all’altra del territorio. Le conseguenze sono evidenti: numerose abitazioni sommerse, detriti ovunque, strade impraticabili, ponti collassati e assenza di energia per luce e gas. Le frane sono all’ordine del giorno e vaste aree sembrano delle vere e proprie paludi. Tutto è cominciato martedì mattina a Riccione, ma poi le esondazioni hanno colpito in modo devastante Cesena con l’innalzamento del fiume Savio e, poche ore dopo, Forlì.
Cosa sta succedendo nelle aree colpite?
Attualmente, l’emergenza si sta concentrando nella parte nord-ovest di Ravenna, precisamente tra il Comune di Conselice e la sua frazione di Lavezzola, estendendosi fino a Lugo in direzione di Bologna. Le conseguenze sono evidenti: l’acqua ha invaso il centro storico, raggiungendo persino il corso principale e la piazza del Municipio, mentre le campagne circostanti si trasformano in vere e proprie paludi.
Come è nata la situazione di emergenza?
Inizialmente, il 2 maggio, è stato il fiume Sillaro a rompere gli argini, seguito dall’esondazione del canale Collecchio e, soprattutto, dello Zaniolo, noto come canale di bonifica sulla destra del fiume Reno (lo stesso fiume che attraversa Bologna). Nel secolo scorso, il canale Zaniolo fu progettato con l’intento di scongiurare la presenza delle paludi intorno al comune, ma ora, in poche ore, queste terre allagate sembrano spettri del passato, che generano paura e angoscia. La situazione richiede una rapida risposta per mitigare gli effetti di questa emergenza.
I problemi energetici che si stanno verificando
La situazione attuale presenta numerose criticità. All’alba del 19 maggio, l’idrovora utilizzata dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile per pompare l’acqua ha improvvisamente smesso di funzionare. Non si è trattato di un guasto meccanico, ma semplicemente perché l’approvvigionamento elettrico è stato interrotto. Questo esempio è solo uno dei tanti che si potrebbero fare in merito ai disagi legati a luce e gas che si stanno vivendo nel territorio.
Allo stesso modo, le linee telefoniche sono congestionate o danneggiate, rendendo le comunicazioni estremamente difficili. La mancanza di energia ha portato all’oscurità nelle zone colpite (ad oggi 34000 sono senza luce), mentre l’acqua potabile viene distribuita attraverso sacchi forniti dalla Protezione Civile.Nei medesimi scenari si trovano anche le aziende locali le quali, oltre ad aver dovuto interrompere le attività prevendono importanti danni per il prossimo futuro. Ad esempio, molte aziende agricole hanno subito un numero inquantificabile di danni che difficilmente saranno reversibili; molte coltivazioni sono state completamente sommerse dall’acqua.
Il 19 maggio Arera ha approvato un provvedmento per venire incontro alle famiglie dell’Emilia Romagna colpite dagli eventi metereologici.
Cosa prevede il provvedimento?
Si tratta di una misura di urgenza che sospende il pagamento di bollette e avvisi di pagamento relativi ad acqua, rifiuti, luce e gas (incluso il gpl e altri gas distribuiti tramite reti canalizzate). Quanto detto si applica a tutte le utenze nei Comuni che hanno subito danni a partire dal 1° maggio, con peggioramenti rilevati nelle ultime giornate. La sospensione sarà in vigore a partire dalla data di emanazione dei provvedimenti da parte delle autorità competenti per identificare i Comuni interessati.
Quali pagamenti riguarda questa misura?
La sospensione delle fatturazioni riguarda tutte le bollette emesse o da emettere con scadenza a partire dal 1° maggio 2023, comprese eventuali fatture relative ai pagamenti richiesti dai venditori o dai gestori del Servizio Idrico Integrato per attività quali allacciamento, attivazione, disattivazione, voltura o subentro.
Inoltre, al fine di garantire l’accesso ai servizi essenziali nelle zone colpite, non saranno applicate le disposizioni di sospensione per morosità, nemmeno per i casi di morosità precedenti al 1° maggio 2023.
Quanto previso dall’arera è solo un primo provvedimento di urgenza nell’attesa che il Governo realizzi ulteriori misure straordinare per sostenere le popolazioni interessate dalle alluvioni e dalle esondazioni.
A tal riguardo, Martedì si terrà il Consiglio dei ministri per adottare le prime misure di emergenza, che comporteranno un budget stimato tra i 10 e i 20 milioni di euro utilizzando molto probabilmente il Fondo europeo di solidarietà.
Ulteriori interventi da parte dell’Autorità potranno includere la possibilità di rateizzare i pagamenti, agevolazioni tariffarie e deroghe agli obblighi previsti dalla normativa vigente per gli operatori colpiti dagli eventi in questione.