Si è da poco conclusa la seconda fase del gemellaggio con il “Roelof van Echten” College di Hoogeveen (provincia del Drenthe) in Olanda, che ha visto protagonisti venticinque studenti e quattro docenti del nostro istituto. Questa volta sono state le famiglie olandesi ad accogliere e ad occuparsi con grande generosità dei nostri ragazzi, la stessa attenzione era stata offerta dalle famiglie di Ladispoli ai gemellati olandesi durante la prima fase del progetto, dal 9 al 16 marzo. Una vera e propria “full immersion” che ha aperto una finestra sul mondo, potenziando l’autonomia personale dei giovani partecipanti. Catapultati per una settimana in una realtà culturale diversa dalla propria, hanno vissuto secondo le abitudini delle famiglie ospitanti: i ritmi della quotidianità, i pasti, gli sport, il tempo libero e tanta, tanta allegria. Il programma della settimana è stato ricco e molto interessante: lezioni laboratoriali a scuola, visite culturali sul territorio, soprattutto Amsterdam con le sue attrazioni, visita ai caratteristici mulini dello Zaanse Schans, ai canali di Giethoorn, al campo di transito di Westerbork, oltre ad attività ludiche e sportive dal forte valore socializzante, che hanno favorito la nascita di nuove amicizie. Indimenticabile la serata del “farewell party”: piatti tipici, canti, balli e tra tanta commozione i saluti e i ringraziamenti finali. Da evidenziare l’obiettivo linguistico: attraverso il gemellaggio la lingua inglese, usata come lingua veicolare, viene arricchita e consolidata.
Di seguito alcune considerazioni dei partecipanti:
<<La sveglia alle 4:45 del 9 maggio è stata una delle meno dure che io ricordi: al primo trillo ero giù dal letto a ultimare i preparativi. Fuori era ancora buio, ma a me sembrava splendesse il sole di mezzogiorno! Avevo anche i miei timori, certo: era la prima volta che avrei trascorso una settimana lontano da casa, per di più all’estero e in una famiglia che avevo conosciuto solo telefonicamente. Il cibo, poi, per quanto non sia mai stata un tipo capriccioso, un po’ mi spaventava. Ma la felicità era di gran lunga superiore alle preoccupazioni. E allora sul pullman, direzione aeroporto!
Col senno di poi, è stato tutto superiore alle mie aspettative: pensavo che l’accoglienza di una mamma italiana, che ti coccola a suon di manicaretti, non avesse eguali. Invece la mia host mum, Marijke, è stata la migliore del mondo! Mi ha fatto sentire sempre ben accolta, ha avuto per me tanti sorrisi e attenzioni da non farmi sentire mai la mancanza di casa. Riabbracciare tutti gli studenti olandesi conosciuti due mesi prima è stato una scarica di emozioni fortissime e il legame che abbiamo approfondito e arricchito durante questa seconda settimana insieme, mi sembra pari a un legame costruito negli anni. Perché noi non abbiamo condiviso un gelato ogni tanto o una festicciola di compleanno, come si fa con gli amici tradizionali: noi abbiamo condiviso paure, pianti, nostalgie, felicità, divertimento e una grandissima quantità di “prime volte della nostra vita”, tutte concentrate in pochi giorni. Non sono cose facili da dimenticare. Infatti dubito che le scorderò mai.
Ora ci sentiamo costantemente, organizziamo già un prossimo incontro, probabilmente l’estate prossima qui in Italia. Mi mancano tanto. Per fortuna ho qui con me tutti i gemellati italiani, che posso incontrare quando voglio.>> (Matilde Troiani)
<<Arrivati presso il Roelof van Echten College ci è stato offerto un tipico buffet, ricco di formaggi e stuzzichini, accompagnato da una bevanda alla ciliegia buonissima. Nel pomeriggio c’erano diverse attività da fare assieme ai nostri gemellati. A fine pomeriggio sono venuti a prenderci i genitori ospitanti per portarci a casa. L’accoglienza della famiglia di Luana è stata molto calorosa, i genitori mi hanno abbracciato, mi hanno mostrato la loro casa bellissima e molto grande. Ero molto felice, non mi sembrava vero che fossi a casa di Luana e stessi vivendo un’avventura fuori dal comune. Io e Luana abbiamo parlato, riso e scherzato. Ci siamo divertiti tantissimo! Quella sera non riuscivo a dormire, ero molto entusiasta e felice. Ci aspettava una settimana piena di attività creative, ricreative, avventurose, spericolate, soprattutto in mezzo alla natura>> (Alessio Romano)
<<Il 9 maggio 2023 abbiamo incontrato per la seconda volta i ragazzi olandesi e abbiamo conosciuto finalmente le loro famiglie. Ci hanno trattati come propri figli: si sono presi cura di noi, si sono preoccupati per la nostra salute, ci hanno coinvolti nella loro vita e ci hanno reso partecipi, anche se per poco tempo, della loro vita familiare. Sono felice di aver avuto, in questi ultimi mesi di scuola, uno stacco dal mondo che mi circonda. Mi sono divertita molto e dopo tanto tempo mi sono sentita libera. In così poco tempo ho trovato degli amici, ho conosciuto professori fantastici che non smetterò mai di ringraziare per tutto l’aiuto che ci hanno dato e che tuttora, che l’esperienza è finita, ci danno.>> (Greta Carozza).
<<Arrivati finalmente in Olanda abbiamo raggiunto la città di Hoogeveen con il treno e abbiamo incontrato i nostri gemellati e le loro famiglie. Abbiamo successivamente visitato la loro scuola, che a noi italiani è apparsa come un luogo fantastico.>> (Greta Matteucci)
<<Inizialmente l’ansia si faceva sentire molto, non sapevo cosa aspettarmi e di questo avevo paura. Ma appena arrivata lì mi sono sentita come se fossi a casa mia, il gruppo che si è formato è stato per me una seconda famiglia. Credo che questa esperienza mi abbia fatto crescere molto: ho imparato a prendermi le mie responsabilità, ho avuto modo di migliorare il mio inglese e soprattutto ho conosciuto delle persone meravigliose, che porterò sempre nel mio cuore. Se potessi rifarei il gemellaggio altre mille volte.>> (Valentina Prisco)
<<In Olanda abbiamo visitato Amsterdam, abbiamo svolto molte attività anche nella scuola dei nostri gemellati, ma soprattutto abbiamo capito quanta differenza c’è tra le nostre abitudini e le loro, i modi di fare e i cibi da mangiare. Ci siamo ritrovati in un ambiente non nostro, che non ci apparteneva, ma siamo riusciti lo stesso a integrarci e a divertirci. Una delle esperienze più belle che io abbia mai fatto.>> (Sara Assaad)
<<Questa esperienza mi è piaciuta molto e sono felice di averla fatta, perché ho stretto nuove amicizie e mi sono divertita. Sono stata otto giorni lontana dai miei genitori che mi sono mancati molto, così come il mio fratellino da cui non mi sono mai separata prima. Ho vissuto in autonomia, quindi posso dire che questa avventura mi ha fatto crescere e maturare.>> (Sara Barbu)
<<Durante le visite ad Amsterdam e nei musei la nostra amicizia si è andata rafforzando, soprattutto nei momenti più critici ci siamo supportati a vicenda. Mi è piaciuto molto partecipare a un’intervista pubblicata su un giornale locale. Le famiglie olandesi hanno messo a disposizione tutto quello che potevano offrire, anche organizzando feste nelle loro case.>> (Gaia Bello)
<<Questa esperienza per me è stata bellissima, ho conosciuto persone fantastiche e visitato luoghi altrettanto belli. Nonostante fossimo lontani da casa, grazie ai professori, non ci sono stati grandi problemi. Questa esperienza mi rimarrà nel cuore, sono molto felice di aver partecipato e lo rifarei altre 1000 volte, mi mancano tutti tantissimo.>> (Viola Simonelli)
<<Durante il gemellaggio abbiamo instaurato legami forti tra noi ragazzi italiani e olandesi, sono nati nuovi amori e nuove amicizie. Non ringrazierò mai abbastanza i professori che ci hanno accompagnato in questa avventura.>> (Marta Pescatore)
<<Cara Olanda,
mi mancheranno le tue città da cartolina, la tua capitale con palazzi sfarzosi, i musei e la casa di Anna Frank, i vicoli stretti e i canali … il cibo un po’ meno. Ma la cosa che mi porto nel mio bagaglio sono le amicizie, le risate intorno al fuoco cercando di cuocere quei dannati Marshmallow, mi mancherà spiegare le canzoni italiane alla famiglia ospitante e far capire che la carbonara è gialla e non bianca! Porto con me le camminate sulle strade, i tramonti, la nonna ospitante che provava a parlare italiano, mi mancherà cercare di capire cosa si mangiasse con le mani e cosa con la forchetta… camminare sotto la pioggia senza un riparo e ritrovarsi completamente fradici ma felici. L’esperienza è finita, ma l’amicizia continua. Il mio gemellato verrà qui in Italia con la famiglia a ottobre e io non vedo l’ora di incontrarlo di nuovo.>> (Marco Sambucini)
<<In questi otto giorni abbiamo potuto apprezzare alcuni dei luoghi più affascinanti dell’Olanda. Abbiamo visto il loro college nel quale abbiamo svolto diverse attività, visitato il campo di transito di Westerbork e la casa di Anna Frank, ascoltando la storia della sua vita. Inoltre un bellissimo pomeriggio lo abbiamo trascorso al Rijksmuseum, dove la guida, in inglese, ci ha illustrato i capolavori di Rembrandt. Abbiamo avuto anche del tempo per fare shopping ad Amsterdam per acquistare piccoli regali da portare alle nostre famiglie italiane. Ringrazio la scuola che ci ha permesso di fare questa magnifica esperienza che non sarà mai rimossa dal mio cuore.>> (Chiara Pirozzi)
<<Tutti gli olandesi sono stati gentilissimi, ma come in ogni occasione, si lega sempre di più con qualcuno. Milena è la ragazza che mi ha colpito da subito per il suo carattere estroverso. Con il passare dei giorni è diventata importantissima, infatti da quando abbiamo iniziato a parlare non abbiamo più smesso. Con lei comunicare in inglese era come parlare in italiano. Anche se è stato difficile lasciare i gemellati olandesi, è bello avere amici in giro per il mondo e non vedo l’ora di poterli incontrare di nuovo.>> (Davide Mastrodonato)
<<Ripensando all’esperienza vissuta in Olanda mi prende molta nostalgia: è stata un’esperienza fantastica, tanto che sarei voluto restare lì e non rientrare in Italia! Sono stato fortunato ad essere ospitato in una famiglia molto gentile e simpatica, quindi anche nei momenti di relax in casa mi sono divertito parecchio sia con la mia gemellata, Floor, che con i suoi fratelli più grandi. Il giorno più bello, secondo me, è stato il primo giorno ad Amsterdam in cui abbiamo fatto il tour completo della città e abbiamo avuto un’ora libera per fare shopping in giro per il centro storico. È stata un’esperienza fantastica visitare un Paese straniero a questa età e in buona compagnia, un’occasione da non perdere. Desidero ringraziare i professori e i genitori che hanno reso tutto ciò possibile.>> (Alessandro Mihai)
<<Per me il gemellaggio è stata un’esperienza fantastica perché abbiamo avuto modo di migliorare il nostro inglese, di fare nuove amicizie, di conoscere meglio l’Olanda, l’Italia e anche noi stessi. Uno dei posti che mi ha colpito di più è stata la casa di Anna Frank dove una voce narrante spiegava la sua vita dentro il rifugio.>> (Marzia Prete)
<<Penso che questa esperienza sia stata indimenticabile, dato che non accade tutti i giorni di essere accolto in famiglia in un Paese straniero. Riguardo il distacco dalla famiglia, quello non è stato un gran problema, neanche la comunicazione ha presentato ostacoli. Ritengo che sia filato tutto liscio come l’olio, l’unico dispiacere è stato il saluto finale dove abbiamo realizzato che molte persone con cui avevamo stretto grandi legami di amicizia probabilmente non le avremmo mai più riviste. Tutti speriamo in un ritorno dei nostri cari amici in Italia, magari in occasione di una vacanza, insieme a tutta la loro famiglia, per rivederci e riabbracciarci.>> (Klaus Motoc)
<<L’esperienza del gemellaggio è stata unica e indimenticabile, abbiamo condiviso la nostra vita con persone nuove e ci siamo fidati e affidati a loro. Consiglio a tutti di spingersi oltre i propri limiti e non farsi frenare da paure incoscienti. Sono certa che ricorderò tutte le persone che mi hanno accompagnato in questo viaggio e spero di aver rubato, con gli occhi e con il cuore, tutto ciò che tale esperienza poteva offrirmi.>> (Giorgia Voci)
<<Abbiamo svolto attività all’aperto, abbiamo visitato musei, abbiamo riso e scherzato. I giorni però sono passati troppo velocemente. Il 16 maggio era arrivato ed era anche arrivato il momento di partire. È stato un momento difficile; siamo un gruppo molto unito e non trascorrere più i giorni insieme è molto triste. Ho imparato molte cose da questa esperienza, soprattutto come integrarsi in un Paese con abitudini totalmente differenti dalle nostre. Spero vivamente che ogni studente abbia la possibilità di vivere un viaggio del genere.>> (Chiara Calvo)
<<Una delle giornate più belle, credo fosse l’ultima prima di partire, è quella dove ci siamo cimentati in una specie di parkour (dove per poco non mi tagliavo un dito). Nel pomeriggio abbiamo costruito delle zattere che abbiamo poi utilizzato per risalire il canale. Credo che il gemellaggio sia stata l’esperienza più bella che abbia mai vissuto ed è stata anche una grande occasione per migliorare il mio inglese. Questa è stata la mia esperienza e consiglio a tutti di farla almeno una volta nella vita.>> (Lorenzo Da Lozzo)
<<Questa esperienza mi è piaciuta tantissimo. Mi sono divertito molto. I momenti più belli e indimenticabili di questa settimana in Olanda sono stati quando all’arrivo ci hanno accolti e ci siamo ritrovati e abbracciati l’un l’altro dopo tanto tempo e poi alla partenza. Tra i pianti di disperazione, perché sapevamo che non ci saremmo più rivisti, ci siamo abbattuti. Spero tanto di rifare questa esperienza in futuro perché questa è stata indimenticabile.>> (Leonardo Bozzelli)
<<Il gemellaggio, un’esperienza che mi porterò dietro per tutta la vita e che non ero convintissima di fare, si è rivelata molto più di uno scambio culturale. Questa seconda fase è stata un po’ più difficile perché lontani da casa, ma tutti insieme abbiamo superato quelle poche difficoltà che ci sono state. È un’esperienza che consiglierei a chiunque perché si capisce il vero significato dell’amicizia, ma anche il significato di famiglia, perché famiglia non è sempre mamma, papà, nonna e nonno, a volte famiglia sono 25 ragazzi olandesi e 24 ragazzi italiani con i quali crei un rapporto bellissimo, tanto da voler organizzare un nuovo gemellaggio in estate.>> (Flaminia Angeletti)
<<La settimana che ci siamo incontrati per la prima volta con gli olandesi in Italia eravamo tutti un po’ timidi sia con i nostri partner sia tra noi ragazzi italiani perché non ci conoscevamo molto bene. Ma passate le settimane e arrivati al 9 maggio, ovvero il giorno della partenza per l’Olanda, la situazione è cambiata completamente. Questa settimana è stata proprio come ce la immaginavamo e come volevamo che fosse, di impegno e tanto divertimento. Infine, vorrei dire a tutti quelli che hanno letto o stanno leggendo il mio testo che questa esperienza è da provare, sia per divertirsi ma anche per fare nuove amicizie che dureranno a lungo nel tempo.>> (Flavio Valentini)
<<Questa settimana è volata e senza che ce ne accorgessimo è arrivato il giorno che tutti noi speravamo non arrivasse mai, quello di dire addio a dei ragazzi che in poco più due mesi sono entrati nelle nostre vite, ai quali ci siamo affezionati senza un esatto motivo. Il rapporto che abbiamo avuto con loro e con le loro famiglie è un qualcosa che va oltre la semplice amicizia. Dire loro addio è stato difficile, quasi impossibile. Quei pochi minuti sono stati i più difficili della mia vita e probabilmente vale lo stesso per tutti gli altri studenti. In molti abbiamo pianto quando siamo entrati in aeroporto, più di quanto non avessimo mai pianto prima, probabilmente continueremo a piangere per molto, perché anche solo il pensiero di non vederli più ci fa sentire il vuoto che difficilmente potremo colmare.>> (Daniele Stella)
<<Il gemellaggio non è una gita o un viaggio di istruzione, come alcuni pensano, ma molto di più: è un momento di condivisione intenso e completo a 360°, ricco di avventure, cultura, sport, eventi di sopravvivenza, integrazione e formazione personale. Aver potuto partecipare mi ha permesso di mettere in campo tutte le mie abilità sia linguistiche che personali, ho potuto affrontare nuove e avvincenti situazioni, oltre a conoscere abitudini e cibi diversi, un nuovo modo di vivere, sicuramente molto più green del nostro.>> (Alessio Romano)
<<Una delle sorprese più piacevoli e rincuoranti è stato il legame nato con i professori che ci hanno accompagnato in questa avventura: non li conoscevo prima, nessuno di loro è stato mio insegnante. Eppure sono stati il punto fermo, la sicurezza, il sorriso, le risate, la complicità, mi sono sentita così serena ad affrontare un’esperienza così grande perché sapevo di avere sempre loro con me. Per fortuna che mi hanno voluto con loro in questo progetto così bello! Credo di essere cresciuta molto nella mia settimana olandese. Proprio io che amo confrontarmi e chiacchierare molto con i miei genitori sulle mie giornate, mi ritrovavo sommersa dagli impegni del programma di gemellaggio di giorno e della famiglia ospitante la sera, tanto da non riuscire sempre a telefonare ai miei genitori. Proprio io che amo i miei riti, i miei tempi della giornata ben ordinati e scanditi, le mie cose, i miei spazi, le mie piccole manie, mi sono ritrovata in posti, usanze, riti, abitudini non mie. Proprio io che fino a dieci giorni fa ero una bimba di terza media, oggi mi sento una giovane ragazza con un bagaglio di esperienze raddoppiato in pochi giorni, con ancora più voglia di conoscere e di vedere, di imparare e confrontarmi, di spaventarmi e poi arrangiarmi da sola. Chissà cosa penserebbero i miei genitori se dicessi loro che ho già voglia di preparare la prossima valigia!…>> (Matilde Troiani)
Riccardo Agresti, preside