Ieri al teatro Charles de Focauld, si è svolta la manifestazione “La creatività sul Palco”, ideata, progettata e coordinata dal professor Alessio Adolini.
Dopo i saluti della professoressa Lucia Dutto, che con grande professionalità ha introdotto i lavori, passando il testimone ad Adolini, mattatore della giornata.
Presenti alla presentazione il Gen. Luigi Casamassima Segretario Nazionale, Associazione Nazionale Aviazione Esercito (ANAE) in rappresentanza del Presidente Nazionale; il Gen. Salvatore Petrarchi Direttore Amministrativo dell’ANAE; il Col. Raffaele Napolitano Presidente sezione ANAE di Bracciano con altri soci; il Ten. Col. Luigi Tanzariello in rappresentanza del Comandante Aeroporto “SAVINI” Bracciano.F.lli Guido e Daniele Landucci figli del Capitano Paolo Landucci, pilota di uno degli elicotteri che supportò la scalata all’Everest.
Ringraziamenti particolari ai Gestori Galderisi, Adolfo, Antonella, Gerardo e agli insegnanti
Si è passati subito alla premiazione con una Borsa di Studio “ANAE”, che ha visto vincitori:
- Andrea Eusepi
- Alessio Dutto
- Francesco D’Onofrio
Dopo le premiazioni è stato cantato il brano inedito “DI*”, di Pietro Noemi, Paolo Ceccarini, Cristian Violante, Angelika Lozzi, Alessandro Bruzzesi, Gerardo Biondi. Etichetta discografica San lorenzo dischi.
Grande successo la presentazione del libro “Penne fumanti: 52+3 Racconti inediti degli studenti scrittori, presentando tre delle loro creazioni letterarie e poetiche.
Si è parlato poi di come l’editoria del territorio e non solo, ma anche quella su larga scala, accolga i manoscritti dei novelli scrittori e dopo un percorso non sempre semplice si arrivi alla stampa, alla pubblicazione del libro, diffuso in sala.
Intense di concetti e spunti tutte le presentazioni, che hanno testimoniato di come il loro interesse per la scrittura derivi proprio dall’amore per il territorio che è parte integrante dei loro lavori e del trasferimento delle conoscenze, dove la scuola rappresenta il momento formativo.
A conclusione della mattinata, molto intensa, si è svolta una rappresentazione della piece teatrale “Chi ha ucciso la contessa?”, adattamento di Alessio Adolini con la partecipazione eccezionale del professor Stefano Carrus e dove gli studenti si sono resi protagonisti dello spettacolo.
L’agone nuovo, condividendo il progetto e partecipando attivamente alla giornata, auspica a tutti momenti di grande trasferimento di saperi e punto di aggregazione per gli studenti e il Territorio Sabatino,
Redazione L’agone
Giovanni Furgiuele
“Era solo un compito in classe”
di Alessio Adolini (professore)
Era solo un compito in classe. Ero un po’ stanco dell’aspetto pedissequo delle solite tracce: dal cambiamento climatico al razzismo. Volevo entrare – se me lo avessero permesso- nell’anima dei miei studenti. Entrare nell’anima di qualcuno è sempre pericoloso. Le persone dentro hanno come un’ineluttabile cabina armadio fatta di milioni di cassetti: alcuni lasciati aperti volutamente, altri chiusi con il lucchetto.
Dicevo, era solo un compito in classe. La traccia questa volta era scevra da paletti letterari e strutture: inventate una storia, o meglio, raccontatemi una storia.
Non sono mancate perplessità negli occhi dei ragazzi che titubanti mi hanno chiesto: “ah prof e come si fa?”.
Io non ho idea. Ma ho sempre amato le persone che raccontano le storie. Quelli che mimano ogni azione; quelli che si prendono tutto il tempo per raccontare il preambolo e, dopo sapienti pause e giusti silenzi, piombano sul finale che lascia tutti di stucco.
Tutti conosciamo qualcuno così.
Sembra tutto facile. Ma non lo è. Un conto è raccontare una storia vera, un altro è inventarla. Sostanzialmente è stata una sfida davvero dura per i ragazzi ed è per questo che ho voluto raccogliere la loro fatica letteraria e farne un libro: “Penne Fumanti”.
Dentro i racconti c’è la loro vita, le loro paure, l’amore, l’amicizia… insomma ci sono loro.
Credo di aver capito cosa è successo: sono scivolati dentro le loro storie per non essere più riconoscibili, ricattabili. Hanno inventato personaggi assurdi, mondi dispotici, scene surreali e dialoghi sgraziati ma al tempo stesso efficaci.
Sono scivolati dentro le storie perché loro sono le loro storie.
Aprire i cassetti della loro anima per me è stato un onore. Non so se riavrò mai l’occasione.
Oggi scrivo queste poche righe mentre sono a scuola: i ragazzi mi scorrono davanti come pagine di un libro. Io sono soltanto il guardiano del loro paradiso letterario.
Le uniche parole adeguate che mi vengono in mente sono: benvenuti e buon viaggio!