Oggi 1° Giugno si festeggia la Giornata mondiale dei genitori, si celebra il ruolo della coppia nella crescita dei propri figli: i primi e più importanti educatori. In un preoccupante contesto generale italiano di “inverno demografico” oggi però il mio pensiero va verso un’altra emergenza.
Mentre il fango in queste ore lentamente si ritira, ho a cuore tutti quei genitori di Faenza, Forlì, Cesena, Ravenna e gli altri luoghi colpiti dall’alluvione che in queste ore devono affrontare pesanti situazioni di stress. Si tratta infatti di tragedie che portano con sé vittime, feriti, distruzione. Anche quando le perdite possono sembrare superate, le ferite sembrano rimarginarsi e le macerie rimosse, il lungo effetto del disastro si fa sentire soprattutto a livello psicologico e senza un intervento mirato, il trauma può lasciare un’impronta persistente nel tempo.
Per questo Fondazione Patrizio Paoletti ha deciso di attivarsi anche in Emilia Romagna, dopo il terremoto in Turchia. In sinergia con il territorio stiamo mettendo a disposizione i migliori saperi in campo neuroscientifico e psicopedagogico per permettere ad ogni genitore un approccio efficace. In un contesto di forte incertezza e difficoltà vogliamo poter offrire loro, e quindi ai loro bambini, una guida sicura e l’affetto di cui hanno bisogno.
Sono passati oltre 20 anni dall’inizio della nostra sfida, nata dal coraggio di pochi pionieri. Ancora oggi il nostro team di ricerca lavora ogni giorno per offrire e divulgare strumenti innovativi per affrontare la sfida più difficile: il benessere dell’umanità.