Nell’Istituto Superiore Enrico Mattei di Cerveteri, il 30 maggio 2023, si è riunito il 5° Tavolo di Lavoro Interistituzionale per combattere la violenza di genere; l’obiettivo è quello di fornire, nel territorio della ASL RM4, strategie di riconoscimento, assistenza e supporto alle vittime di tale violenza e più in generale anche a chi è oppresso da maltrattamenti in famiglia.
Se pensiamo che almeno una donna su tre, tra 16 e 70 anni, ha subito violenza e che ogni giorno circa 20 donne si recano al pronto soccorso per curare le conseguenze della violenza subita, possiamo comprendere appieno la necessità di creare una Rete di sinergie volte a contrastare questo fenomeno.
Questo è il senso dell’incontro della giornata: “fare rete” creando tre gruppi di lavoro dedicati alla “prevenzione”, alla “protezione”, alla “promozione” di azioni di intervento per alleggerire la sofferenza di molte donne che vivono in solitudine il dramma della mancanza di accoglienza, di sostegno e di protezione. Troppe donne sono ancora vittime di violenza fisica, psicologica, verbale, ma anche economica. Questo è emerso sia dalla ricerca di giovani liceali, sia dalle relazioni sulle attività di quattro associazioni che operano nel territorio. Tre alunne, in rappresentanza della classe “Quinto K”, con il loro intervento dal titolo “Parliamo di donne”, hanno approfondito il tema dell’emancipazione femminile e delle discriminazioni subite in ambito lavorativo, facendo emergere anche il fatto che nella sanità pubblica solo il 18% degli incarichi apicali è attribuita a donne.
Le associazioni che operano sul territorio, si sono conosciute e confrontate, illustrando gli interventi effettuati e la specificità dei servizi da loro offerti: dall’accoglienza telefonica, ai colloqui, alla terapia e alla consulenza legale. Altre associazioni saranno ascoltate nell’incontro di settembre. Hanno parlato: “La consulta delle donne di Civitavecchia”, “Donne in cerchio di Ladispoli”, “Be free, Fiumicino Cerveteri” e “Federica Mangiapelo di Anguillara”. I dati forniti hanno confermato che il fenomeno della violenza di genere è sempre in espansione. In sala erano presenti professionisti, medici, sindaci dirigenti scolastici, Forze dell’Ordine di Polizia e Carabinieri, associazioni specifiche, ma anche docenti e studenti pronti ad offrire il proprio contributo. Tutti hanno perfettamente colto il messaggio: elaborare e condividere, piani d’azione in rete. E “fare rete”, ha un valore straordinario perché è importante il ruolo e l’intervento di tutti compreso quello degli studenti che devono trasformarsi in attori del cambiamento.
Prendendo spunto dalle proposte e disponibilità a fare rete del Presidente dell’Associazione Culturale L’agone Nuovo, Giovanni Furgiuele, la dottoressa Matranga propone e istituisce la formazione di un quarto gruppo di lavoro che si dedichi alla “comunicazione”, che crei e pubblichi un piccolo vademecum contenente tutte le informazioni sulle associazioni e gli operatori presenti sul territorio: dove sono, come operano, come contattarne i referenti, ma anche i riferimenti sulle Forze dell’Ordine, sugli avvocati e sui professionisti che si sono resi disponibili. In conclusione la Dottoressa Matranga: <<Quello della violenza di genere è un fenomeno sociale e culturale che va seguito, elaborando in modo sistematico i dati sulla tipologia degli interventi, sulla loro frequenza e sulle richieste di aiuto. Raccogliere tali dati ci servirà a comprendere come si distribuisce il fenomeno sul nostro territorio>>. (Nell’immagine la dottoressa C. Matranga apre i lavori).
Anna Maria Onelli
Redattrice L’agone