C’era una volta un gruppo di virus, che colpirono gli animali che abitavano il nostro Pianeta migliaia di anni fa e che, dopo processi evolutivi, sono entrati a far parte del genoma dell’uomo e delle sue funzioni, divenendo noti come Retrovirus Endogeni Umani. Ma uno di questi retrovirus, circa tre anni fa, è balzato agli occhi di ricercatori e ricercatrici che l’hanno notato riattivarsi anche in concomitanza della pandemia.
Si chiama progetto Hervcov, ed è finanziato dalla Commissione Europea con quasi 7 milioni di euro, coinvolgendo nel consorzio di ricerca enti e aziende di Italia, Croazia, Francia, Grecia e Spagna, unite in collaborazione da quasi un anno nello studio della proteina, che deriva dalla sequenza ENV del retrovirus endogeno umano W (HERV-W ENV).
Il 9 giugno a partire dalle 16, ci sarà Hervcov Project, il pomeriggio dedicato alla divulgazione per il pubblico generico ospitato alle Mura del Valadier di Frascati (via del Castello, 19).
Qui sarà possibile, oltre che visitare i luoghi nel Metaverso di HERVCOV, incontrare le associazioni di divulgazione scientifica G.Eco e Bioscienza Responsabile, indossare il camice ed estrarre il DNA dalla frutta, oppure riprodurre il modello a doppia elica e scoprire le differenze con l’RNA. Inoltre ricercatrici e ricercatori del progetto Hervcov saranno a disposizione per rispondere a tutte le domande, proporranno laboratori e quiz per mostrare il funzionamento dei retrovirus endogeni umani.
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