Finalmente l’orchestra “Melone” è tornata ad esibirsi. Per tre anni non era stato possibile per via delle restrizioni atte a limitare la diffusione del Sars Cov 2, ma il ritorno sul palcoscenico è stato semplicemente meraviglioso. Ma dopo tanta attesa finalmente i ragazzi sino tornati a dare prova del loro talento ed entusiasmo nel Concerto Finale dell’Orchestra “Corrado Melone” di Ladispoli.
La gioia e l’emozione che caratterizza la partecipazione a questo tipo di manifestazioni sono stati enormi e hanno coinvolto il numerosissimo pubblico intervenuto testimoniando il potere di condivisione e empatia che solo la Musica può dare. Un grande impulso a continuare a studiare per migliorarsi e crescere arricchendosi di saperi, vibrazioni e sentimenti. Non a caso da Platone a Nietzsche la musica è sempre stata la base per la crescita culturale dei giovani. <<Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum>> (Senza musica la vita sarebbe un errore).
Questo progetto è un enorme lavoro di squadra reso possibile all’organico di potenziamento concesso all’I. C. “Melone” nel 2016 e che ha visto nascere un “sistema musicale” laddove non era previsto l’indirizzo specifico pur richiesto da anni.
Il concerto di fine anno, dedicato dalla violinista Patricia Vargas al suo maestro don Arnoldo Herrera, è stato un evento che ha resa magica la serata durante la quale i nostri studenti ci hanno emozionato, incantandoci con le loro esibizioni. In continuità con la Scuola Secondaria di I Grado, dove il progetto gratuito viene svolto dai professori Sergio Cozzi (clarinetto), Antonella Frabotta (pianoforte) e Gaspare Ligresti (percussioni), incredibile è stato il contributo del corso di violino seguito dai bambini della classe VD della Scuola Primaria iniziato 5 anni fa da una proposta illuminata della maestra Cinzia Giuliodori. Sia i bambini che tutti i 41 componenti l’orchestra (ed i 22 bambini di primaria) hanno dimostrato grande preparazione, emozione, professionalità e talento. Il loro impegno e la loro passione ci donano la speranza di un futuro migliore perché la musica è latrice di gioia e amicizia, è un modo di comunicare capace di superare qualsiasi frontiera ed essere compresa al di là di qualsiasi lingua e cultura e forse permetterà addirittura di comunicare con gli alieni. Anzi chissà che fra questi ragazzi non ci siano degli extraterrestri perché osservare in adolescenti strepitosi anche se in piena tempesta ormonale, agire come dei veri professionisti nascondendo la naturale emozione, trasmessa però al pubblico è come osservare degli extraterrestri scesi sulla Terra per donarci una favola. <<L’arte è una miscela in continua evoluzione e soddisfa ciò che l’uomo percepisce come bello. Bellezza è ordine, completezza, perfezione, simmetria e armonia>> elementi che si ritrovano nella musica che <<diventa il mezzo per percepire, comprendere e comunicare idee, sentimenti ed esperienze>>, cose che i nostri meloncini hanno saputo fare con eleganza e passione da adulto.
Oltre ai violini, ai solisti di pianoforte e ad una ammaliante e ben amalgamata sezione di fiati, ha colpito tutti i presenti, l’esibizione della sezione ritmica dove ragazzi, che studiano da meno di un anno, sono riusciti a trascinare il pubblico convintamente abbracciato dalla loro esibizione. Come ha giustamente fatto notare il maestro Cozzi, se nell’orchestra l’ensemble permette di “coprire” eventuali debolezze del singolo, così non è per i percussionisti che suonano ciascuno come se fosse un solista e la assoluta mancanza di sbavature ha chiarito il livello raggiunto in poco tempo da questi ragazzi.
Grandissimo apprezzamento hanno ricevuto l’esibizione delle danze medievali e della colonna sonora di “Guerre stellari” (che è stato il bis della serata), ma tutto il concerto ha ricevuto l’apprezzamento convinto e generoso di un pubblico in estasi che ha omaggiato con una standing ovation di vari minuti i giovani e promettenti artisti.
Il lavoro di questi docenti, non retribuito in alcun modo, e la passione dei ragazzi presenti a tutte le prove (svoltesi in molti sabato pomeriggio ed anche di domenica mattina, sempre con estrema puntualità e costanza) sono ammirevoli ed indimenticabili, come lo è stata questa serata di giugno dove la musica ha fatto dimenticare per un paio di ore le tristezze del quotidiano. Come ha chiarito l’assessore dottoressa Margherita Frappa, salita sul palcoscenico a ringraziare i ragazzi e i maestri, se si facesse più musica, ci sarebbero meno guerre.
Complimenti a ragazzi e bambini, sono stati meravigliosi, e grazie ai maestri che con generosità hanno lavorato per loro affinché ci donassero una notte di magia.
Riccardo Agresti, preside