Mentre sul ponte sventola da quarant’anni la bandiera bianca di Franco Battiato, lungo le coste italiane sventolano da qualche giorno ventuno bandiere blu, niente male per un’Italia che convive, anche sotto il punto di vista delle coste, una “stanca” da tempo immemore. A certificare l’italico plutisuccesso Legambiente e Touring Club Italiano, che hanno assegnato le 5 vele blu – appunto – a 21 località. Superstar è la Sardegna. L’isola felice è la regione più premiata con sette luoghi incantevoli, a cominciare dalla prima in classifica, Baunei, in provincia di Nuoro. Gli altri litorali isolani a cinque vele sono quelli di Domus de Maria, Bosa e Cabras (con l’Area Marina Protetta della Penisola del Sinis e l’Isola di Mal di Ventre), Posada, Budoni e Santa Teresa di Gallura nel tratto di litorale nord orientale. Alle spalle della seconda isola del Mediterraneo si alloca in classifica la Toscana con 4 località, a seguire la Puglia e la Campania a quota 3, poi la Sicilia con 2. A chiudere il sipario della graduatoria sono la Basilicata e la Calabria, con la “punta dello Stivale” che entra in graduatoria per la prima volta grazie a Tropea. Fra i nuovi ingrtessi, è annotabile anche quello della pugliese Vieste. Per la cronaca le “Cinque vele” premiano oltre alla bellezza dei luoghi, anche le strategie di sviluppo sostenibile. La guida passa in rassegna oltre 400 comuni costieri italiani, ovvero 7.500 chilometri di coste italiane, con una sezione dedicata anche ai laghi.
Massimiliano Morelli