Il 9 giugno si è svolta a Roma all’IH Hotel Z3, la conferenza relativa al progetto della FondazioneSMA finanziato dall’ambasciata americana dal titolo “Increasing Trust in Democracy & Combating Disinformation Through Enhancement of Public Diplomacy in Italy” alla quale hanno preso parte come relatori, il presidente della FondazioneSMA Pietro Serbassi, il caporedattore RAINews24 Luigi Monfredi, l’assistant professor of AI, Ethics and law dell’Università Luiss Filiberto Brozzetti, il vicedirettore Open Davide Puente, l’esperto americano Avram Reisman, la deputy information officer Ruth Newman e la cultural affairs specialist Marzia Benini. Il tutto moderato dalla responsabile progetti della FondazioneSMA, Maria Brunetti.
«La fondazione è nata nel 2011 da un gruppo di macchinisti uniti da degli obiettivi comuni che con il tempo è riuscita a crescere. E oggi – spiega Maria Brunetti – siamo quindi orgogliosi di presentare questo progetto che è finanziato dall’ambasciata americana per una conoscenza sulle fake news al fine di impattare il meno possibile sulla democrazia del Paese».
Tra le persone e le associazioni che hanno partecipato al progetto c’è stato anche il giornale L’agone che con tre dei suoi redattori, Claudia Reale, Gianluca e Ludovica Di Pietroantonio hanno preso parte alla formazione e alla conferenza del 9 giugno.
L’iniziativa progettuale ha affrontato una sfida sia per gli USA che per l’Italia cioè quella della lotta alla disinformazione e alle fake news capaci di minare la fiducia delle persone nelle istituzioni pubbliche. L’obiettivo era quello andare contro la disinformazione e di spiegare l’importanza delle istituzioni e dei valori democratici ai gruppi vulnerabili in Italia, come i lavoratori, i sindacati, i media e le autorità, che mancano delle competenze e dell’esperienza utile a identificare le fake news e la disinformazione affinché non rimangano intrappolati nel ruolo o in un modo di pensare sbagliato.
Durante l’evento l’esperto americano Avram Reisman si è complimentato per l’esito del progetto e ha iniziato la sua dichiarando che si tratta di un riassunto di quello che lui stesso ha imparato seguendo questo progetto cioè i problemi che la democrazia deve affrontare in questo secolo, soprattutto i problemi relativi alla disinformazione digitale.
Claudia Reale