Fari puntati sull’accesso all’innovazione e sul come trovare risposte a bisogni sempre più urgenti. È questo il focus della seconda edizione della MidSummer School di Motore Sanità, in corso di svolgimento a Roma.
“L’obiettivo è quello di esplorare il futuro dell’ingresso dell’innovazione in Italia, a partire da una nuova ristrutturazione dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che dovrà sempre di più affrontare tematiche importanti quali la genetica molecolare, le terapie targhetizzate, i farmaci agnostici e così via, e soprattutto dovrà accelerare l’entrata di farmaci innovativi nel nostro Paese”, spiega Claudio Zanon, Direttore Scientifico Motore Sanità. “Nello stesso tempo è importante pensare a una nuova filiera di politica industriale in Italia per quanto riguarda la salute nel suo complesso, tenendo conto che comperiamo più di 55miliardi di farmaci e dispositivi utili al Servizio Sanitario Nazionale e dipendiamo completamente dall’estero. Io credo che, così come ha fatto la Germania, sia necessario attivare una collaborazione tra pubblico e privato per sviluppare ancora di più la ricerca nel nostro Paese e in parte anche la produzione di quello che serve per il mondo della salute”.
“L’innovazione intesa come driver di sviluppo ci pone tutti – manager, professionisti e cittadini – dinanzi a una grande prospettiva di trasformazione: oggi ci troviamo di fronte alla necessità di ripensare i modelli organizzativi tradizionali, di costruire un ecosistema e-health anche digitalizzato che si fondi su un paradigma etico con al centro la persona”, continua Paolo Petralia, Vice Presidente Vicario FIASO e Direttore Generale Asl 4 Regione Liguria. “Innovare è possibile, ma solo se si va nella direzione di un abbattimento di ogni divario, e non solo quello digitale, presupposto fondamentale per garantire l’equità di accesso alle cure costituzionalmente garantita. Oggi i manager delle Aziende sanitarie sono impegnati fortemente al raggiungimento di questi obiettivi, tenendo sempre presente che l’innovazione e la digitalizzazione del Sistema sanitario nazionale non rappresentano il fine, bensì uno strumento per la diffusione di una salute partecipativa, che sia sempre al servizio della comunità, e che si traduca in una vera e propria dimensione culturale”.
“Riorganizzare il sistema sanitario vuol dire dare un vero servizio, ma necessita il coinvolgimento di chi vive direttamente la patologia”. Con queste parole Silvia Tonolo, Presidente ANMAR Associazione Nazionale malati reumatici, interviene al tavolo di discussione, ricordando che i pazienti reumatologici sono bene informati sul tema dell’accesso ai farmaci e che ANMAR ha partecipato alla stesura di PDTA e del PNC ma anche di mozioni, come l’ultima approvata a marzo 2022 che prevede 12 punti che, partendo da un tavolo nazionale sulle patologie reumatologiche, possa essere di aiuto alla riorganizzazione della sanità per velocizzare diagnosi, accesso e gestione. “ANMAR sta cercando di mettere in comunicazione e sinergia tutti gli attori del sistema – farmacista dei servizi, medico di medicina generale, specialisti, farmacisti ospedalieri – per il bene del paziente e rendere sostenibile il servizio sanitario”.
Infine, sempre secondo Tonolo, “è un grave errore parlare di budget senza considerare tutti i costi indiretti legati alle nostre patologie, perché sono malattie che colpiscono indistintamente a qualsiasi età e anche in età lavorativa con perdita di produttività se non diagnosticate precocemente e curate in maniera adeguata”.