Anguillara Sabazia, la questione trasporti in un silenzio assordante
Nei precedenti articoli abbiamo parlato del netto rialzo dei numeri inerenti al turismo per la nostra regione così come quelli riguardanti il nostro territorio che ne prende parte. Molta presenza anche di turismo dall’estero di cui si ha la percezione tangibile trascorrendo del tempo nei luoghi vacanzieri del lago di Bracciano. I turisti, il più delle volte, si muovono con i mezzi di trasporto.
In questa ottica estiva abbiamo intervistato il consigliere di opposizione del comune di Anguillara Sabazia, Enrico Stronati, per capire il livello della situazione.
La linea ferroviaria FL3 che collega Roma a Viterbo e che passa per Anguillara Sabazia è utilizzata da molti turisti come dai pendolari, qual è la situazione di questa ferrovia rispetto ai lavori di ampliamento dei binari di cui si parla da tanto tempo?
«Parlare è il verbo adatto, quello che grava sulle spalle dei cittadini, tutti i cittadini, è proprio questa sensazione di stagnazione. Avevo i calzoncini corti quando sentii parlare per la prima volta di raddoppio del binario, sono passati più di 40 anni e ancora se ne parla. Ho visto progetti, letto di stanziamenti, ascoltato interventi in varie sedi, tutti ne parlano come fosse imminente, come se l’avessimo sotto gli occhi. Invece, da pendolare storico, posso testimoniare che è la stagnazione la sola cosa garantita. Ogni tanto appare un escavatore, un articolo di giornale, una dichiarazione del politico di turno. Ma poi nulla. Anzi, per chi come me usa i mezzi per andare a lavorare, le “chiacchiere” sul raddoppio creano anche maggiore frustrazione visto che proprio in questo periodo vengono ridotte le corse dei treni. La settimana appena trascorsa, peraltro, è stata veramente dura, corse soppresse, sciopero, eliminazioni di corse in alcuni orari “pendolari”, il tutto condito con temperature proibitive. Immagini di arrivare a Valle Aurelia e trovare treni cancellati con la lamiera della stazione esposta tutto il giorno al sole battente e a circa 40° di temperatura, come successo a me e ai pendolari della linea FL3. Un incubo. Il turista che vuole visitare la città eterna, sempre più spesso rispetto al passato decide di soggiornare fuori porta e recarsi nella capitale con il treno. Quindi non è neanche possibile ipotizzare una riduzione dell’utenza a giustificazione della riduzione delle corse. In passato poteva avere un senso, oggi è una follia fuori del tempo che viviamo. E sa una cosa? Quello che proprio dispiace è il silenzio dei sindaci del lago e dei comuni immediatamente confinanti con esso, a me – in particolare – dispiace per il silenzio del sindaco della mia città. Sono migliaia le persone che – anche in estate – usano i mezzi per recarsi al lavoro partendo dalle nostre zone, cittadini lavoratori che non sono mai tutelati, mai presi in considerazione, ci si ricorda di loro solo sotto elezioni quando si fanno promesse ed elargiscono sorrisi davanti alla stazione. In passato alcuni sindaci hanno sbattuto i pugni sulle scrivanie regionali per richiamare l’attenzione sui problemi della nostra linea, sarebbe il caso di riprendere a sbattere i pugni, perché non occuparsene porta a un decadimento della qualità del servizio e, conseguentemente, a un peggioramento della vita dei pendolari ovvero dei cittadini».
Marzia Onorato