Riceviamo e pubblichiamo – Si parla molto in questo periodo dei rifiuti e delle problematiche che creano soprattutto nella Capitale, ma anche uscendo fuori dai confini di Roma, ci sono comuni dove le cose non vanno certo meglio. Carlo Spinelli Segretario Provinciale romano del movimento Italia dei Diritti e responsabile nazionale per la Politica Interna, ci porta a Bracciano dove si vive una situazione surreale; mancano i bidoni da consegnare agli utenti per la raccolta dei rifiuti. ” Pensavamo di averle viste tutte ma come si dice al peggio non c’è mai fine – esordisce così Carlo Spinelli parlando della mancata consegna dei contenitori per la raccolta dei rifiuti a un ristoratore di Bracciano – se spesso si parla dell’inciviltà delle persone che incuranti lasciano i propri rifiuti in ogni dove infischiandosene della raccolta differenziata, in questo caso parliamo di un disservizio creato dal comune di Bracciano e dall’azienda Tekneco che si occupa del ritiro dei rifiuti, una grave mancanza che mette gli utenti, in questo caso un ristoratore, nella condizione di arrangiarsi per conferire in maniera differenziata i rifiuti. Questa utenza commerciale ha attivato la Tari il 15 giugno 2023 e a distanza di un mese e mezzo ancora non ha in dotazione i bidoni per la raccolta differenziata dei rifiuti, la motivazione pare che sia dovuta alla mancanza dei bidoni stessi e allora ci chiediamo – prosegue Spinelli – se non ci sono più i bidoni per la raccolta dei rifiuti, le nuove utenze come conferiscono? E vorremmo sapere dal comune e dalla ditta che si occupa della gestione dei rifiuti, come mai si è arrivati a questo punto? Se andiamo sul sito del comune e apriamo la pagina dedicata alla raccolta dei rifiuti, leggiamo che il 20 giugno scorso la ditta Tekneco ha diramato un avviso dove si vieta il conferimento dei rifiuti in buste nere invitando gli utenti a conferire negli appositi bidoni. Ma se questi non ci sono? Intanto il ristoratore si è organizzato con due bidoni che lui stesso si è procurato ma che non sono conformi alla raccolta e con dei cartoni dove deposita i rifiuti prodotti dalla propria attività. Trattandosi di un’attività di ristorazione e quindi soggetta a controlli minuziosi in materia di igiene, il conferimento dei rifiuti così effettuato non risponde certo alle norme sanitarie che regolano le attività di ristorazione e quindi, tanto il comune quanto la ditta, espongono l’utente a possibili provvedimenti sanzionatori da parte della ASL di appartenenze. Quello che chiediamo – conclude Spinelli – è che al più presto a questa utenza vengano forniti i regolari contenitori per la raccolta dei rifiuti con l’augurio che non si verifichino più episodi del genere; gli utenti pagano le bollette della Tari e meritano di avere un servizio efficiente e i contenitori per i rifiuti sono quanto di più essenziale possa esserci per questo servizio”.
Italia dei Diritti provincia di Roma