24 Dicembre, 2024
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Come proteggere i nostri animali dal caldo? I consigli del veterinario

In questa estate rovente non siamo solo noi esseri umani a soffrire per le alte temperature. Anche gli animali domestici, infatti, possono trovarsi in difficoltà ed essere soggetti a colpi di calore.

Per affrontare questi mesi in sicurezza e proteggere la salute dei nostri pet abbiamo chiesto ad Andrea De Gregori, medico veterinario libero professionista, qualche consiglio.

Dott. De Gregori, inizierei chiedendole innanzitutto come si fa a riconoscere se un animale ha un colpo di calore.

«Possiamo sospettare un colpo di calore, tenendo ovviamente conto della temperatura ambientale, in un animale che improvvisamente comincia ad avere affanno, ipersalivazione o cerca di dissipare il calore sdraiandosi su superfici fresche. Nei casi più gravi possiamo avere vomito, diarrea, svenimenti o convulsioni. Direi che se associamo qualcuno di questi sintomi al fatto che sappiamo che l’animale è stato per un certo periodo al sole, o in ambienti con una temperatura alta, un’alta umidità e magari senza un riparo, è il caso di preoccuparsi. In ogni caso in questo periodo, anche se abbiamo soltanto qualche dubbio, può essere il caso di contattare il veterinario e spiegare la situazione in modo da farsi quantomeno consigliare sul da farsi.»

Ci sono delle misure che anche i proprietari degli animali posso prendere?

«Innanzitutto non bisogna sottovalutare la situazione perché è una condizione rischiosa, che in molti casi può compromettere la funzionalità di vari organi, creare danni cerebrali, renali e non solo, con conseguenze potenzialmente letali.

Nei casi più gravi bisogna recarsi il prima possibile dal veterinario disponibile più vicino. Nel frattempo, si può iniziare a raffreddare l’animale con acqua fresca, non gelata, e aria condizionata nel trasporto.

Nelle fasi iniziali, laddove l’animale sia vigile e abbia ad esempio affanno e insofferenza al calore, è possibile spostarlo immediatamente in un luogo fresco all’ombra, o in casa se non fa caldo, e raffreddarlo con acqua o panni bagnati che siano freschi ma non gelati. Possiamo poi offrirgli dell’acqua e contattare un veterinario spiegando la situazione. Tutto questo tenendo sempre l’animale sotto controllo.»

Ci sono differenze tra le varie specie o razze? Ne esistono di più sensibili?

«Moltissimi animali, oltre ai cani e gatti, possono andare incontro a colpi di calore, ad esempio conigli, furetti e cavie. Anche le tartarughe hanno sempre bisogno di poter accedere ad una zona più rinfrescata all’ombra. Lo stesso vale per molti altri animali.

Per quanto riguarda il gatto, nonostante sia più raro che nel cane, quando succede la gravità è paragonabile.

Sia nel cane che nel gatto sono più predisposte le razze brachicefale (con il muso schiacciato). Ad esempio, un persiano o un carlino possono essere più sensibili a questo problema.

Altri animali per cui bisogna prestare particolare attenzione sono quelli cardiopatici, obesi, con problemi respiratori o con insufficienza renale.»

Quali accortezze dobbiamo avere per evitare i colpi di calore?

«Nei cani che sono tenuti all’esterno dobbiamo assicurarci che abbiano ombra in tutte le ore della giornata e controllare frequentemente che sia disponibile acqua fresca. In generale, è sempre consigliato evitare passeggiate e l’attività fisica durante le ore calde.

In ogni caso, quando portiamo il nostro cane in passeggiata, consiglierei di fare attenzione anche alla superficie dove camminiamo. Può succedere ad esempio che l’asfalto molto caldo causi ustioni. In questi casi esistono delle creme protettive che si possono applicare per proteggere i cuscinetti plantari del nostro cane. È una buona abitudine in questo periodo portare con sé dell’acqua quando usciamo con il nostro animale. Esistono molti kit per portare e somministrare acqua in qualsiasi momento.

Sconsiglierei di tosare il cane per proteggerlo dal caldo, in quanto questo potrebbe peggiorare la situazione.»

Gli animali si possono scottare?

«Certamente, è possibile che sviluppino ustioni solari. Gli animali a pelo corto o nudi sono più predisposti, ma anche cani o gatti con pelo bianco e pelle poco pigmentata.

In questo casi consigliamo, oltre a evitare il sole diretto, di applicare se possibile un protettore solare. Magari il nostro animale potrebbe non gradirlo e pulirsi, ma vale la pena provare perché queste ustioni possono esitare in alcuni casi anche in problemi neoplastici.»

Concludiamo ringraziando il Dott. De Gregori per le utili indicazioni.

Gli animali domestici con cui viviamo possono essere dei fedeli compagni e offrire amore incondizionato, ma dipendono totalmente dagli esseri umani che devono creare per loro un ambiente sicuro e confortevole. Ricordiamoci che prendersi cura di un animale domestico è un impegno a lungo termine. Richiede pazienza, dedizione e affetto, ma l’amore e la felicità che riceveremo in cambio renderanno l’esperienza gratificante e arricchente per entrambi.

 

Sara Fantini
Redattrice L’agone

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