Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale a giugno sale dello 0,5% sul mese precedente e scende dello 0,8% su base annua.
“Benino, ma non basta! E’ positivo che, dopo una discesa ininterrotta durata da gennaio ad aprile ed il rimbalzo di maggio, la produzione resti in territorio positivo. Ma sono troppi i segnali negativi, a cominciare dai beni di consumo, sia durevoli che non durevoli, che sono in netto calo sia su base congiunturale che tendenziale. Un chiaro campanello d’allarme, indicatore della difficoltà delle famiglie di arrivare a fine mese” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Inoltre, secondo il nostro studio, se confrontiamo la produzione di oggi con quella di dicembre 2022, ossia prima che iniziasse la caduta, le industrie segnano un profondo rosso: non c’è un solo dato, dai beni di consumo a quelli intermedi, che vada bene” conclude Dona.
Secondo lo studio dell’associazione, infatti, la produzione di giugno 2023, nei dati destagionalizzati, è inferiore dell’1,2% rispetto a dicembre 2022, -1,4% per i beni di consumo, -1,5% per i beni di consumo non durevoli, -1,7% i beni intermedi, -0,8% quelli strumentali, -1,1% l’energia.
Tabella n. 1: produzione industriale, variazione percentuale (dati destagionalizzati)
Beni intermedi | Beni strumentali | Beni di consumo
durevoli |
Beni di consumo
non durevoli |
Beni di consumo | Energia | TOTALE INDUSTRIA (a) | |||||||||
Differenza %
Giu 2023 – Dic 2022 |
-1,7 | -0,8 | -0,2 | -1,5 | -1,4 | -1,1 | -1,2 | ||||||||
Differenza %
Giu 2023 – Mag 2023 |
0,4 | 1,5 | -1,3 | -0,1 | -0,1 | 0,3 | 0,5 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su elaborazione dati Istat
(a) escluse costruzioni