In Italia la cucina è qualcosa di più della semplice preparazione di un pasto. Si tratta infatti di un insieme di pratiche e tradizioni che rappresentano un vero e proprio elemento culturale e identitario.
Per valorizzare ulteriormente questo aspetto durante la riunione di lunedì 7 agosto, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge per l’istituzione del Premio di Maestro dell’arte della cucina italiana, su proposta del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida.
Il Premio sarà conferito con cadenza annuale a chi si sarà distinto nel campo della gastronomia e, con la sua opera, avrà esaltato il prestigio della cucina italiana, contribuendo a valorizzare l’eccellenza nazionale.
«Un disegno di legge – ha dichiarato il Ministro Lollobrigida – che ritengo importante per conferire agli artigiani che si occupano di pasticceria, gelateria, del settore olivicolo e di quello vitivinicolo, un titolo di riconoscimento da parte del Governo rispetto alla loro qualità.»
Il disegno di legge prevede inoltre che il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste sostenga e promuova lo sviluppo dell’arte culinaria italiana, mettendo in campo azioni per il recupero delle tradizioni e la valorizzazione delle relative professionalità.
L’attenzione al patrimonio gastronomico italiano mostrata dall’attuale Governo si è già manifestata quest’anno con diverse iniziative.
A marzo, infatti, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, rappresentato dal Ministro Francesco Lollobrigida, e il Ministero della cultura, rappresentato dal Ministro Gennaro Sangiuliano, hanno lanciato la candidatura della cucina italiana alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.
Il logo che accompagnerà la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco è stato svelato proprio in questi giorni nell’Anfiteatro del Parco Archeologico di Pompei.
Il design scelto rappresenta una padella dalla quale saltano fuori, insieme ad alcuni alimenti tipici della nostra tradizione culinaria come la pasta, la pizza, l’olio e i formaggi, anche i profili di tanti beni culturali del nostro paese, dalla Torre di Pisa al Colosseo.
«La cucina italiana mette insieme storia, cultura, qualità, tradizioni, – ha sottolineato il ministro Lollobrigida intervenendo a Pompei alla presentazione del logo – ed è un volano per far crescere la nostra economia e la nostra nazione.»
«Quello della candidatura, – ha aggiunto – sarà un viaggio di almeno due anni che ci permetterà di raccontare in Italia e nel mondo quello che rappresenta la cucina in termini di storia, di ricerca, di cultura, di biodiversita’, di produzioni tipiche. E questo ha un valore. È il valore aggiunto che ci permette di crescere e di far crescere le nostre imprese e la nostra Italia.»
Sara Fantini
Redattrice L’agone