22 Novembre, 2024
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Scuola, Panunzi (Pd): “Sia ripristinato il numero dei posti previsto per le immissioni in ruolo degli insegnanti di sostegno”

“In questo modo non si combatte ma si alimenta il precariato”. Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Panunzi, in merito al decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale (Usr) uscito alle 22,00 di sabato 5 agosto, che ha ridotto notevolmente il contingente dei posti per le immissioni in ruolo da prima fascia degli insegnanti di sostegno nella provincia di Viterbo. “Nei giorni immediatamente precedenti molti docenti sapevano e quindi aspettavano il giorno per l’immissione in ruolo. In una serata sono stati stravolti i loro programmi di vita e professionali – prosegue -. Non si può trattare in questo modo “barbaro” chi da anni lavora come precario. Il 9 agosto si è avuta una rettifica a quel decreto: i posti per le immissioni in ruolo sono stati aumentati di 6 unità, riducendo da 22 a 16 quelli soppressi. Ciò è ancora più grave. I numeri sono casuali, estemporanei o vengono da una programmazione? Credo di non essere in errore e ritengo che vada ripristinata in “toto” la situazione precedente al 5 agosto, magari in concertazione con le parti sindacali, per ripristinare una maggiore credibilità seriamente minata dal balletto dei numeri, dalla tempistica e dagli orari dei provvedimenti. Anche perché già i posti assegnati precedentemente erano insufficienti, per combattere seriamente il precariato. Al riguardo basta guardare quanti posti di sostegno residuano per gli incarichi a tempo determinato”. Panunzi si rivolge all’assessore regionale alla scuola e alla formazione Giuseppe Schiboni: “Sarebbe interessante sapere cosa pensa sui tagli ai posti di sostegno, che riguardano alunni fragili in tutto il Lazio. Non pensa che sarebbe opportuno una presa di posizione a fianco di insegnanti e studenti”. Occorre investire in personale e strutture, perché la scuola rappresenta un settore cruciale per delineare il futuro di un Paese. “Servono risorse per migliorare l’edilizia, stabilizzare i precari, assumere personale Ata e docenti per colmare le lacune in organico – conclude il consigliere regionale del Partito Democratico Panunzi -. Nella scuola il tema del precariato e delle famigerate “classi pollaio” è diventato ormai strutturale. È tempo che si prendano provvedimenti che vadano nella direzione opposta, per porre fine a questi problemi dannosi soprattutto per gli studenti”.

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