22 Novembre, 2024
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Ladispoli apre “Stazioni di posta”

Riceviamo e pubblichiamo – “Stazioni di posta”, un aiuto concreto per le persone in condizioni di estrema  vulnerabilità e marginalità sociale

Un centro multifunzionale di servizi per offrire supporto alle persone in condizioni di estrema povertà: questo il progetto progetti di fattibilità tecnico ed economica finanziati dal Fondo Pnrr  approvato  in Giunta e che, espletate le procedure di gara, verrà realizzato a Ladispoli.

“ Si tratta – ha commentato il sindaco Alessandro Grando – un’opera di grande importanza per Lasdispoli perché rappresenta una risposta concreta alle esigenze delle persone in difficoltà economica e senza tetto della nostra città”.

“Il progetto  – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici, Veronica De Santis- ricade nella Missione “M5-C2 Infrastrutture sociali – LINEA 1.3.2 povertà estrema “Stazioni di posta”” e riguarda l’apertura di due Stazioni di Posta presso il Comune di Ladispoli, al fine di garantire la presenza di centri multifunzionali di servizi di primissima accoglienza nonché inclusione sociale, aperte alla cittadinanza ed orientate ad offrire supporto a persone senza dimora e a singoli/nuclei famigliari in condizioni di estrema vulnerabilità e marginalità sociale. L’intervento rientra negli obiettivi dell’amministrazione comunale di Ladispoli finalizzati alla valorizzazione ed al miglioramento del patrimonio esistente, prevedendo l’apertura di una Stazione di posta centrale in Via Ancona, ed una sede operativa distaccata localizzata in Via Aldo Moro per un investimento di  circa 900.000,00 euro”.

 “La Stazione di posta – ha commentato il delegato alle politiche sociali, Fiovo Bitti – sarà un luogo dove le famiglie o anche un singolo in difficoltà  si potrà recare per avere tutta l’assistenza necessaria sia materiale che burocratica. Un luogo dove poter parlare con gli assistenti sociali, trovare un medico per una visita, o personale competente per il disbrigo di pratiche burocratiche. Iniziative fondamentali per l’inclusione di persone che altrimenti rischiamo di rimanere ai margini della società”.

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