Venerdi’ 25, sabato 26 e domenica 27, dalle 18 alle 21 in piazza del molo
La nostra Costituzione, all’articolo 36, dice che chi lavora ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
Questo diritto viene costantemente violato: in Italia, infatti, sono più di tre milioni le persone che pur lavorando sono povere.
Per questo le forze di opposizione (ALLEANZA VERDI E SINISTRA – AZIONE – MOVIMENTO 5 STELLE – PARTITO DEMOCRATICO – PIÙ EUROPA) hanno firmato una proposta unitaria che prevede che nessun lavoratore possa ricevere una retribuzione oraria inferiore a 9 euro all’ora, senza considerare tredicesima, quattordicesima, tfr, ecc, che devono essere in più.
Il mio sostegno alla proposta unitaria delle opposizioni per rafforzare i contratti collettivi e fissare un salario minimo
Inoltre la proposta rafforza la contrattazione collettiva, facendo valere per tutte le lavoratrici e i lavoratori di un settore la retribuzione complessiva prevista dal contratto collettivo firmato dalle associazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative.
In questo modo si combattono i contratti “pirata”, le false imprese, le false cooperative e le esternalizzazioni che servono proprio a sottopagare i lavoratori.
La proposta estende i suoi effetti anche a lavoratrici e lavoratori parasubordinati e a tanti autonomi.
Le forze di opposizione si stanno battendo perché questa proposta di legge sia approvata dal Parlamento.
La maggioranza ha provato, prima, a cancellare la legge e ne ha, poi, imposto lo stop per almeno due mesi.