Dopo la denuncia di ieri dell’Unione Nazionale Consumatori di prezzi assurdi pubblicati sull’Osservaprezzi carburanti del Mimit, non si arrestano i dati farlocchi scovati dall’associazione.
Dopo il prezzo denunciato ieri di benzina e gasolio venduto a 4 euro da parte di un distributore di Castellaneta, in realtà chiuso da mesi, oggi dai dati del Mimit compaiono benzine speciali vendute a 5 o a 8,888 euro al litro.
“Ieri il ministero ha provato a rimediare all’errore del distributore di Castellaneta togliendolo nel pomeriggio dall’Osservaprezzi, peccato che questa mattina i 4 euro compaiano nuovamente nei prezzi comunicati alle ore 8! Errare è umano, ma …. qui si esagera. Non solo, ma abbiamo scovato prezzi ancora più inverosimili: 5 o 8,888 euro. Non sappiamo se si tratti di un errore nella comunicazione da parte del distributore o di un errore del ministero. Ma il punto è che prima di rendere pubblici dati così anomali, il ministero dovrebbe verificarli. Se un distributore è chiuso da mesi eppure il suo prezzo continua ad essere pubblicato, persino dopo la nostra denuncia di ieri, qualcosa non quadra e bisogna porvi rimedio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Quanto al Governo, dopo il fallimento ormai accertato del prezzo medio regionale, deve intervenire riducendo le accise. Uno sconto di 5 centesimi, un quinto di quello introdotto da Draghi, consentirebbe di far scendere il prezzo della benzina sotto 1,9 euro al litro e il gasolio sotto 1,8 euro” conclude Dona.
Considerando i dati settimanali del Mase, infatti, lo sconto di 5 cent, 6,1 cent considerando l’Iva al 22%, porterebbe la benzina self da 1,946 euro al litro a 1,885 euro, il gasolio self da 1,845 a 1,784 euro. Persino in autostrada, considerando i dati Mimit di oggi, la benzina scenderebbe sotto i 2 euro, da 2,020 euro di oggi a 1,959 euro e il gasolio andrebbe a meno di 1,9 euro, passando da 1,935 euro attuali a 1,874 euro al litro.