“La vita non ha l’obbligo di darci quello che ci aspettiamo”.
Margaret Mitchell
Viviamo in un mondo interconnesso e spesso ci troviamo a relazionarci con gli altri in vari contesti, come ad esempio la famiglia, le amicizie e il lavoro. Questi rapporti possono portare gioia, ma anche ansia e frustrazione, soprattutto quando viviamo nell’aspettativa che gli altri cambino, comprendano o capiscano diversi aspetti del nostro vissuto. In queste circostanze, l’attesa, anziché essere ricca di speranze, diventa un’attesa fatta di rabbia, delusioni e dispiaceri.
Per migliorare la qualità del nostro vivere, è fondamentale riconoscere che abbiamo il potere di influenzare positivamente i nostri rapporti, considerando anche la complessità dell’inconscio umano.
L’inconscio è una parte intrinseca dell’essere umano, ricca di pensieri, emozioni e percezioni che spesso sfuggono alla nostra consapevolezza.
Questi elementi inconsci possono giocare un ruolo significativo nel nostro rapporto intrapsichico (il rapporto che abbiamo con noi stessi) e nei rapporti interpsichici (i rapporti con gli altri), influenzando le nostre reazioni, le aspettative e le dinamiche che si sviluppano, e di conseguenza la qualità del nostro vissuto.
Non siamo semplicemente prigionieri dei processi al di sotto della soglia della nostra coscienza; abbiamo infatti il potere di intraprendere un viaggio di autoesplorazione e consapevolezza per portare alla luce questi aspetti nascosti.
Il riconoscimento e l’analisi dei nostri modelli di pensiero e delle nostre risposte emotive possono essere preziosi strumenti per migliorare la nostra qualità di vita.
Prendersi del tempo per riflettere sul perché reagiamo in certi modi o su come determinate esperienze abbiano plasmato le nostre prospettive può aiutarci a comprendere meglio noi stessi e gli altri.
Questo processo richiede la volontà di affrontare le sfide e di spingersi al di là della zona in cui ci sentiamo a nostro agio. Tutto questo non è sempre semplice, ma può portare a una crescita personale significativa.
Anche sul versante delle dinamiche interpsichiche, cioè delle relazioni con gli altri, la consapevolezza svolge un ruolo cruciale.
Spesso proiettiamo sulle persone attese irrealistiche o desideri inespressi, basandoci su ciò che vogliamo che accada anziché sulla realtà effettiva. Prendere coscienza di questi schemi può aprire la strada a conversazioni sincere e a una migliore comprensione reciproca.
Un altro aspetto fondamentale per migliorare il rapporto che abbiamo con gli altri è l’ascolto empatico: sentire cosa sente l’altro, immedesimarsi e comprendere la sua prospettiva di osservazione. Questa capacità può essere migliorata costantemente e può favorire una comunicazione più aperta e autentica. Quando smettiamo di concentrarci unicamente sul cambiamento altrui e cerchiamo di comprendere le loro prospettive, ci diamo l’opportunità di costruire ponti di comprensione e connessione più solidi.
In sintesi, il viaggio verso la realizzazione di una elevata salute psichica richiede sia l’accettazione realistica che la volontà di esplorare l’inconscio. Il riconoscimento dei nostri processi mentali nascosti può portare a un’autentica trasformazione dei nostri rapporti. Sebbene l’inconscio possa influenzare profondamente le dinamiche umane, abbiamo il potere di portare alla luce queste sfumature nascoste e di modellare attivamente la nostra esperienza di vita.
Stefano Albano
Psicologo, psicoterapeuta, psicologo dello sport
http://www.stefanoalbano.it