22 Novembre, 2024
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Allarme pensioni in Italia, cosa attende i giovani italiani?

Un recente studio ha evidenziato che i giovani italiani al di sotto dei 35 anni potrebbero dover lavorare fino a quasi 74 anni per garantirsi una pensione. La situazione, preoccupante e potenzialmente insostenibile, sollecita un dibattito nazionale sulla sostenibilità del sistema pensionistico italiano.
Futuro incerto
L’istituto “EURES ricerche economiche e sociali” ha presentato il 8 agosto a Roma i dati sulla situazione pensionistica italiana, evidenziando aspetti preoccupanti:
  • Età pensionabile per under 35: raggiungeranno i 74 anni per un assegno pensionistico di 1.577 euro lordi al mese.
  • Stipendi e contratti: i giovani sotto i 25 anni guadagnano il 40% della retribuzione media, mentre l’incidenza di contratti a termine è cresciuta dal 29,6% nel 2011 al 39,8% nel 2021.
La Presidente MC Pisani ha espresso profonda preoccupazione riguardo la crescente precarizzazione del lavoro, soprattutto tra giovani e donne, che rende difficile la stabilità contrattuale e i livelli retributivi. Secondo l’OCSE, l’Italia vanta il dato più alto in Europa per quanto riguarda l’età pensionabile, raggiungendo i 71 anni per i giovani entrati nel mondo del lavoro nel 2020.
 Sostenibilità del sistema e proposte di riforma
L’analisi di EURES sottolinea come la combinazione di discontinuità lavorativa e retribuzioni basse possa rendere socialmente insostenibile la situazione, con una spesa pensionistica in Italia del 17,6% del PIL nel 2020, secondo più alto nell’UE27.
Dettagli critici sul futuro delle pensioni:
  • Pensione nel 2057 per lavoratori in partita IVA: 1.650 euro lordi mensili.
  • Modello di Calcolo: Il sistema contributivo puro è sostenibile solo con stabilità e crescita retributiva, aspetto lontano dalla realtà attuale.
La soluzione potrebbe risiedere nelle proposte come quella del consigliere Fortuna, che ha suggerito l’introduzione di una pensione di garanzia per i giovani, con strumenti di sostegno durante i periodi di formazione, discontinuità, e fragilità salariale.
La Presidente Pisani ha anche chiesto un dibattito nazionale più aperto e inclusivo, mettendo in luce la questione della giustizia intergenerazionale e della sostenibilità del sistema sociale.
In cammino verso un domani sicuro
I prossimi mesi saranno cruciali per il futuro pensionistico dell’Italia, con il governo e le parti sociali che discuteranno la riforma delle pensioni 2024 a settembre. Il focus sarà posto sulle generazioni più giovani, che si trovano di fronte a una prospettiva previdenziale estremamente preoccupante.
Queste statistiche e proposte aprono una finestra su una realtà complessa e in rapida evoluzione, che richiede una seria riflessione e azioni concrete. La sfida è aperta e l’Italia deve essere pronta a rispondere in maniera efficace e sostenibile, per garantire un futuro dignitoso a tutte le generazioni.
Fonte: Studio Energia-Luce

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