17 Luglio, 2024
spot_imgspot_img

La fuga del personale medico verso i Paesi Arabi

Dopo l’immigrazione verso l’America e verso altri Paesi europei, ecco che il personale medico, è pronto a fare le valigie verso una cultura a noi lontana, il medio oriente. Ciò che fa “notizia” è la destinazione. Sono più di 500 i lavoratori della sanità che negli ultimi tre mesi hanno volto la loro attenzione ai Paesi del Golfo e per la precisione: Qatar, Emirati Arabi, Oman, Bahrain e Kuwait. La tendenza era in realtà già in atto, ma recentemente le richieste di trasferimento si sono impennate del 40%.
Sono previsti stipendi molto alti e meno tasse. «La grande stanchezza accumulata in anni di lavoro in ospedale» aggravata dalla pandemia da Covid-19, queste sono secondo il presidente dell’associazione medici stranieri in Italia (AMSI) Foad Aodi, le motivazioni che stanno spingendo sempre più medici e infermieri italiani a partire.
Parliamo di guadagni tra i 14mila e i 20mila euro al mese, mentre gli infermieri tra i 3mila e i 6mila euro. Si tratta di cifre molto superiori a quelle percepite in Italia, dove il salario medio di un medico è di circa 4mila euro e quello di un infermiere di circa 1.500 euro.
E così, mentre la Calabria apre le porte ai medici cubani, i nostri professionisti guardano altrove e cercano la via d’uscita da un sistema sanitario che non li valorizza né economicamente né, soprattutto, in termini di condizioni lavorative
E’ ovvio che alla base di tutto c’è un sistema che va cambiato in tempi brevi, sia a livello di studi accademici che a livello di contratti lavorativi, e allinearsi come altri Paesi a un nuovo sistema non fatto solo di pesanti studi sui libri, ma anche di un’adeguata preparazione a livello pratico che consenta ai laureati di ogni età, non solo di medicina, di trovare un lavoro gratificante nel proprio Paese, evitando così un’immigrazione di massa. Questo fenomeno è solo l’ennesima dimostrazione di un malcontento e il governo non si rende conto che esso stesso sta investendo soldi per una formazione che servirà altrove. La fuga dei sanitari italiani verso i Paesi arabi è un fenomeno preoccupante, che mette a rischio il sistema sanitario nazionale e il benessere della popolazione. E’ pertanto necessario investire nella sanità pubblica, valorizzare i professionisti della salute e rendere l’Italia un Paese più attrattivo e competitivo sul piano sanitario.
Claudia Reale
Redattrice L’agone

Ultimi articoli