Si avvicina la 5ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in programma a Firenze dal 28 settembre al 1 ottobre 2023.
Promosso da Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti), con la collaborazione di SEC (Scuola di Economia Civile) e il contributo di Fondosviluppo, il Festival ha l’ambizioso obiettivo di cercare una risposta di “economia civile” agli shock e alle sfide globali nell’era dell’intelligenza artificiale e delle grandi trasformazioni sociali.
Ma il FNEC, negli anni, si è confermato anche come un contenitore di spettacolo, con artisti di fama mondiale che si sono susseguiti sul palco del Salone dei Cinquecento e in Piazza della Signoria e l’edizione 2023 non sarà da meno.
Venerdì 29 settembre alle ore 21:30, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, si terrà la serata dal titolo “L’Arte della Meraviglia”, che vedrà l’esibizione dell’Accademia Bizantina, orchestra di musica barocca di livello internazionale che è stata votata come seconda migliore orchestra del mondo per il 2021 ai Gramophone Awards. Alla serata, moderata da Filippo Simonelli (Direttore di Quinte Parallele), interverranno Ottavio Dantone (Direttore Accademia Bizantina) e il cantautore Fasma.
Sabato 30 settembre, alle ore 21:30, consueto appuntamento con “Artisti per la sostenibilità”, il talk musicale per promuovere l’economia civile e lo sviluppo sostenibile attraverso il linguaggio dell’arte e della musica. L’evento – moderato dallo scrittore e drammaturgo Stefano Massini, con la direzione artistica di Massimo Bonelli (ceo di iCompany) – vedrà la partecipazione di Malika Ayane e del duo Colapesce e Dimartino all’interno di Palazzo Vecchio, con ingresso gratuito.
In vista dell’evento, Malika Ayane ha detto: «Coniugando il titolo dell’evento, “Civil heroes”, al taglio musicale, prendo in prestito una citazione illustre per dire che tutti possiamo essere eroi, ma non solo per un giorno. Credo che ora più che mai sia necessario ripensare i modelli economici attraverso le piccole rivoluzioni che partono dal basso, in modo da trasmettere alle generazioni future nuove forme di economia sostenibile che abbiano un impatto concreto nella realtà quotidiana. E le piccole rivoluzioni partono anche da occasioni di incontro come questa».
Per Stefano Massini: «L’etimologia di “economia” ci porta a “conduzione della casa”. Ecco perché l’economia è qualcosa di civile e profondamente legato alle scelte quotidiane di ognuno di noi. L’economia è, quindi, sempre civile, poiché attiene alle scelte e al libero arbitrio. Siamo, perciò, liberi e responsabili di creare un’economia migliore, perché l’etimologia della parola “economia” ci deve far capire come questa non sia fatta di massimi sistemi, ma di scelte portate avanti dai singoli».
Il duo Colapesce e Dimartino ha invece dichiarato: «Attraverso la musica e l’arte possiamo, certamente, lanciare messaggi importanti e, come recita il titolo di questa edizione del Festival, possiamo andare “oltre i limiti”. I tempi ci stanno facendo capire come la nostra vita, sia economica che sociale, vada ripensata e incontri come quello del Festival Nazionale dell’Economia Civile ci possono sicuramente aprire la mente verso un nuovo modo di vedere le cose».
Tutti gli artisti verranno insigniti del Premio di Ambasciatori dell’Economia Civile, per sensibilizzare, attraverso la musica, le persone e le future generazioni ai temi dell’economia civile. Gli artisti, inoltre, riceveranno anche una copia della Carta di Firenze per la Musica, stilata dal Comitato Promotore del Festival.
Questa ha come obiettivo quello di sensibilizzare sulla riduzione dell’impatto ambientale degli eventi e delle iniziative artistiche e musicali; promuovere l’attività di consumo responsabile e voto col portafoglio all’interno delle filiere artistiche, co-progettando e coinvolgendo attivamente le organizzazioni e le istituzioni locali; rendicontare l’impegno verso la sostenibilità di eventi e iniziative artistiche per aumentare la trasparenza e la
responsabilità sociale delle organizzazioni coinvolte; diffondere alle future generazioni, gli obiettivi di sviluppo sostenibile e i principi dell’Economia Civile attraverso i messaggi e le azioni di artisti impegnati nel rispetto delle persone e dell’ambiente.