22 Dicembre, 2024
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Alle viste la seconda edizione del Festival nazionale del servizio civile

Si tiene a Roma nel Giardino Verano la seconda edizione del Festival Nazionale del Servizio Civile promosso dalla CNESC e dedicato al ruolo che il servizio civile, gli Enti e i giovani hanno nel radicare i principi costituzionali dentro le nostre comunità.

Come la prima edizione, organizzata in occasione del 50° dal riconoscimento dell’obiezione di coscienza e l’istituzione del servizio civile, anche questa è pensata con i giovani e per i giovani e sarà arricchita da numerosi dibattiti culturali sui temi del servizio civile, la Costituzione, la figura di don Lorenzo Milani, il protagonismo dei giovani nella promozione dei valori costituzionali, dei diritti umani e della pace positiva.

Un programma denso anche di incontri musicali per tutti i gusti, dal tributo a Luigi Tenco di Nathalia Sales&Amigos, al viaggio interculturale con i NardoTrio Quartet, l’energia giovanile di Serepocaiontas e Lamante, le note d’autore di Renzo Rubino.

 

“Quest’anno ricorrono due importanti anniversari, il 75° della Costituzione italiana e il centenario dalla nascita di don Milani – dice la presidente della CNESC Laura Milani. “Entrambi ci hanno ispirato nella costruzione del Festival, perché legati alla storia, ai valori e alla finalità del servizio civile. Qualche giorno fa il Ministro Abodi richiamava la necessità dello Stato di andare incontro alle esigenze dei giovani e di inserirli sempre più in quella che il Ministro stesso ha definito “catena del valore”. Tale inserimento, a nostro parere, deve avvenire tenendo conto della dimensione valoriale tracciata dalla Costituzione.”

“Attraverso l’incontro quotidiano coi giovani – prosegue Laura Milani – tocchiamo con mano il loro desiderio di dare un senso più profondo alla propria esistenza e di trovare il giusto posto nel mondo. Nei giovani è anche forte il desiderio di mettere a disposizione nel modo migliore abilità e competenze creando cambiamenti per sé e per gli altri, verso una società più giusta, pacifica e inclusiva. I principi costituzionali e l’I care di don Milani, sono riferimenti ancora attualissimi”.

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