23 Dicembre, 2024
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Andrea Bocelli sbarca al Festival Nazionale dell’Economia Civile

Andrea Bocelli è stato tra gli ospiti della terza giornata al Festival Nazionale dell’Economia Civile in corso a Firenze.

Il tenore ha partecipato al panel “Oltre l’arte. Come rigenerare le persone”, insieme a Matteo Spanò (Presidente MUSe e Vice presidente Federcasse). Leonardo Becchetti (Direttore FNEC) ha consegnato ufficialmente ad Andrea Bocelli il riconoscimento di “Ambasciatore dell’Economia Civile”, per avere avuto la capacità di unire i principi dell’economia civile alla sua arte e diffondere i valori dell’uguaglianza, dell’integrazione e della sostenibilità. Il nuovo format del Festival “artisti per la sostenibilità” premierà ogni anno gli artisti più sostenibili di Italia.

«Fin da bambino – ha detto Bocelli – la passione per il canto mi ha fatto sentire la responsabilità di farlo al meglio, quando poi le persone ti donano il loro tempo per ascoltarti la responsabilità cresce ancora. Credo sia vero quello che diceva Dostoevskij: la bellezza ci salverà.

La cultura è un valore assoluto fondamentale, ma la cultura ha un costo e purtroppo non sono sicuro che tutti abbiano una vera e propria cultura: a tutti abbiamo dato un’alfabetizzazione, ma non si fa abbastanza perché la cultura media cresca, anzi mi sembra che si faccia di tutto affinché si impoverisca».

Un esempio di quanto sia capace di generare la cultura è il teatro del silenzio di Lajatico: «Quando un architetto del mio paese mi propose questa idea mi sembrò folle, invece poi si è rivelata vincente: oggi ci sono persone che vengono da ogni pare del mondo per assistere ad uno spettacolo in quel luogo, in un paese di 1200 abitanti».

Secondo Spanò «la cultura mette in connessione le persone e l’economia civile intende tessere un sistema di relazioni con la persona al centro, quindi l’arte e la cultura devono essere presenti al Festival dell’economia civile. L’arte è per sua natura generativa, insieme alla cultura hanno come obiettivo quello di rigenerare le persone, così come l’economia civile deve essere generativa perché ha come obiettivo quello di rigenerare la società.
La cultura è essa stessa motore di sviluppo e di ricchezza non solo quantitativa: un euro investito in cultura ne genera 3,2 e questo smentisce l’affermazione per cui con la cultura non si mangia e il valore va oltre quello meramente economico, perché ha reso grande il nostro Paese. È la comunione, la condivisione, l’impegno comune che ci trasforma: questo è il vero valore dell’economia civile».

Stefano Aversa (Presidente di Andrea Bocelli Foundation) ha dichiarato: «12 anni fa, pensare che l’idea avuta da Andrea e Veronica potesse diventare una realtà così strutturata era soltanto una bellissima visione. Sin da subito hanno voluto fortemente che la Fondazione fosse basata su valori concreti, che hanno trasmesso con perseveranza ed impegno della famiglia. Da quella visione sono partiti i primi programmi e dai programmi sono nati i progetti e dai progetti finalmente risultati. i risultati sono stati molto importanti, circa 54 milioni di euro sono stati raccolti in questi anni e sono stati tutti impiegati in progetti di crescita sia nel terzo mondo in Haiti e poi sempre più progressivamente in Italia. Da 3 o 4 persone iniziali ora siamo a più di 50 dipendenti e collaboratori in ABF, affiancati da più di 50 volontari che a loro volta impattano su circa 20.000 ragazzi e sulle loro famiglie sia che siano loro in ospedale, in uno slum in Haiti, vittime del terremoto del centro Italia o semplicemente come stiamo facendo adesso qua Firenze ragazzi che cercano loro la loro missione. Li stiamo aiutando a capire cosa vogliono, cosa possono fare, quali sono i propri talenti e a lavorare sulle soft skills per affrontare il futuro. Concludo con una cosa che dice spesso Andrea e nella quale crediamo fortemente “da soli si può fare tanto ma insieme si può fare molto di Più”».

 

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