Come tanti altri articoli scritti sulla città di Roma, pure questo inizia ripetendo lo stesso schema, riassumibile pressappoco così: problema, situazione e conclusione.
Roma si è espansa molto nel corso degli anni e ha sempre avuto problemi con la raccolta e lo smaltimento dell’immondizia e, di conseguenza, anche la pulizia delle strade.
Tutto ciò ricorda una battuta dello spettacolo “I 7 re di Roma” che recita all’incirca così: “Pare che ai Romani, Roma solo quanno che è zozza”.
Ridiamoci sopra per non piangere perché a oggi la situazione è parecchio grave, tra secchioni strabordanti, intere vie tornate in possesso dei cinghiali attirati dall’odore dei nostri scarti e problemi di gestione dei pochi mezzi a disposizione, appariamo tranquillamente come un paese abbandonato. I cittadini sono stanchi e non sanno a chi rivolgersi per capire come si evolveranno le cose.
Detto ciò non è difficile immaginare che molte persone, nel tentativo di ottenere risposte si rivolgano ai municipi che, però, non hanno potere sulle decisioni riguardanti l’argomento rifiuti, poiché a decidere è il Comune e i municipi possono semplicemente sostenere, come possono, le decisioni prese.
Il presidente del municipio XV Daniele Torquati, riguardo la criticità della situazione, spiega che «sebbene le competenze municipali al riguardo siano limitate, la situazione non è sottovalutata dal nostro municipio che è a lavoro con i responsabili territoriali di Ama per cercare di risolvere al più presto le criticità che stanno interessando i nostri quartieri in queste ore. Inoltre, stiamo lavorando e abbiamo lavorato perché gli interventi di decoro siano compresi in un sistema più strutturato anche a livello territoriale. Agli interventi straordinari con diverse tipologie di mezzi impegnati, centri di raccolta ad hoc per rifiuti ingombranti e sfalci, abbiamo infatti aggiunto un piano di decoro e spazzamento meccanizzato, quest’ultimo completamente organizzato con le nostre forze, e ormai in vigore da un anno».
Come detto dal presidente di municipio il dialogo con i rappresentanti di Ama è costante nel tentativo di sopperire alle problematiche che si sono verificate come il rallentamento delle manutenzioni e l’annullamento, da parte del Tar, della gara del 2019 per l’acquisto di nuovi mezzi.
Si dice che Roma sia da visitare per pochi e non da vivere quotidianamente, il che è comprensibile, ma il lavoro che numerose persone svolgono nel tentativo di migliorare le cose è un simbolo di speranza.
Claudio Colantuono