6 Ottobre, 2024
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A proposito del carrello della spesa…

Secondo i dati provvisori di settembre resi noti dall’Istat, l’inflazione annua scende al 5,3%, dal 5,4% del mese precedente.

“Prosegue la discesa dell’inflazione annua, anche se con un passo da lumaca. Una goccia nel mare. Purtroppo sul mese precedente i prezzi salgono ancora molto, +0,2%. Per questo urge che il Governo faccia qualcosa di serio sull’inflazione, mettendoci i soldi, ad esempio tagliando le accise sui carburanti o riazzerando gli oneri di sistema sulla luce che hanno rimesso a partire da aprile, annullamento degli oneri che avrebbero consentito ad una famiglia tipo un risparmio di 88 euro sulle bollette della luce e di far scendere il rialzo dei prossimi 3 mesi dal +18,6% annunciato ieri da Arera al 4,9 per cento” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Oppure, a costo zero per il Governo, dovrebbero almeno stracciare l’attuale inconcludente disegno di legge sulla concorrenza, altro provvedimento spot come il Trimestre anti-inflazione, e, ad esempio, eliminare il DPR che impedisce ai negozianti di fare più di 3 offerte sottocosto all’anno e per una durata superiore a 10 giorni. A che servono 3 mesi di Patto anti-inflazione, se poi le offerte vere, quelle sottocosto, sempre che non le abbiano già fatte nei primi 9 mesi dell’anno, non le potranno fare per più di 10 giorni? Bene, invece, il calo sui prodotti alimentari e del carrello della spesa che scendono, rispettivamente, da 9,9% di agosto a +8,7% di settembre e da 9,4% a 8,3%” si domanda Dona.

“Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, l’inflazione a +5,3% significa un aumento del costo della vita pari a 1464 euro su base annua. Di questi ben 669 euro servono solo per far fronte ai rialzi dell’8,7% dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, 706 euro per il carrello della spesa a +8,3%. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 1333 euro, di cui 604 per cibo e bevande, 641 euro per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media per una famiglia la stangata è di 1051 euro, 491 per mangiare e bere, 520 euro per la spesa di tutti i giorni. Il primato alle famiglie numerose con più di 3 figli con una mazzata pari a 1644 euro, 836 euro per il carrello della spesa” conclude Dona.

Tabella: rincaro annuo per tipologia familiare e divisioni di spesa (valori in euro)

DIVISIONI DI SPESA Famiglia media Coppia

con 1 figlio

Coppia

con 2 figli

Coppie con 3 o più figli Inflazione annua di

settembre

Prodotti alimentari e bevande analcoliche 491 604 669 799 8,7
Bevande alcoliche e tabacchi 17 21 21 21 3,3
Abbigliamento e calzature 32 45 58 69 2,7
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 62 64 68 76 1,8
Mobili, articoli e servizi per la casa 67 86 82 81 5
Servizi sanitari e spese per la salute 24 27 28 29 1,7
Trasporti 148 209 223 246 5,1
Comunicazioni -1 -1 -1 -1 -0,1
Ricreazione, spettacoli e cultura 48 60 74 84 4
Istruzione 3 4 8 8 1,5
Servizi ricettivi e di ristorazione 77 105 120 119 6,4
Altri beni e servizi 83 109 113 113 4
TOTALE RINCARO ANNUO 1051 1333 1464 1644 5,3
         
RINCARO CARRELLO SPESA 520 641 706 836 8,3

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Nota: dati e totali arrotondati

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