Si è svolta la manifestazione contro la manovra 2024 organizzata dalla Cgil a Roma, alla quale hanno aderito più di cento associazioni, laiche e cattoliche, dallo slogan “La via maestra è la Costituzione”. Uno dei due cortei che compongono la mobilitazione voluta dall’organizzazione sindacale è partito da piazzale dei Partigiani e si è conclusa a piazza San Giovanni. La giornata di oggi avvicina la Cgil allo sciopero generale e con il sindacato anche la segretaria Pd Schlein e il sindaco di Roma Gualtieri.
Lavoro, fisco, giovani, pensioni, stato sociale, politiche industriali, pace e rispetto della Costituzione. Questi sono i temi al centro della manifestazione nella capitale alla quale, secondo gli organizzatori hanno partecipato circa 200mila persone.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini ha chiuso la manifestazione con un discorso durante il quale ha dichiarato «ciò che ci unisce è la Costituzione, che va difesa e attuata. Questa è la piazza di chi paga le tasse e vogliamo essere ascoltati. È arrivato il momento di introdurre un salario orario minimo sotto il quale nessun lavoratore possa essere pagato, 5-6 euro all’ora sono paghe da fame, inaccettabili». Denunciando anche quello che sta accadendo al Cnel, il governo anziché assumersi la responsabilità di convocare le parti sociali e dire cosa vuole fare sui contratti, sulla legge, sulla rappresentanza, sul salario minimo, ha subappaltato il suo ruolo al Cnel, attaccando secondo Landini la libera azione dei lavoratori.
«Dobbiamo riaffermare un punto, chi produce la ricchezza di un Paese è chi lavora, non è la finanza e per questo la ricchezza prodotta da chi lavora deve tornare a chi lavora. Non si può essere poveri lavorando, non è un lusso è un diritto, è la democrazia, è la libertà». Oltre a questo Landini ha inoltre posto l’attenzione alle morti sul lavoro, dichiarando che 80 morti al mese, sono una strage ed è definito poi “inaccettabile” il taglio della spesa sanitaria inserito nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef). Ha ricordato inoltre il tema dell’alluvione in Emilia-Romagna «sono passati mesi, gli unici soldi che gli alluvionati hanno visto sono quelli dei Comuni e delle Regioni, dallo Stato non hanno ancora visto un euro».
Tanti i temi toccati da un segretario emozionato nel vedere una piazza enorme piena di gente venuta da ogni parte d’Italia affermando « non tutti riusciranno a entrare per le tante persone arrivate. Non ci ha obbligato nessuno, non ci ha obbligato il medico, ognuno di noi ha scelto di essere qui insieme».
Claudia Reale
Redattrice L’agone