“Troppo elevato è il numero di incidenti sul lavoro nel Lazio e nell’area metropolitana di Roma, e il Lazio è la terza regione per numero di morti in occasione di lavoro quest’anno, 36 da gennaio a luglio, su un totale di 559 vittime in tutto il Paese. L’area metropolitana, dalla cintura capitolina alle zone più esterne, comprende importanti distretti industriali, così come tantissime aree di lavoro agricolo, che coinvolgono migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori. Siamo vicini alla famiglia dell’operaio ucciso ieri allo stabilimento di pneumatici ex Pirelli, oggi Yokohama, ultima vittima di una lunga serie che abbiamo tutti il dovere di invertire. Morire di lavoro è un ossimoro: le istituzioni pubbliche, a tutti i livelli, non devono limitarsi a normare la sicurezza sui luoghi di lavoro, ma garantirne gli effettivi controlli, così come le singole realtà imprenditoriali devono fare della sicurezza non una voce di costo ma un principio imprescindibile di responsabilità, a salvaguardia delle vite umane. La vittima di ieri aveva 63 anni, proprio la fascia d’età più colpita da incidenti mortali sul lavoro. È nostro dovere, specie in un momento di grande rilancio e grandi opere, come quelle legate alle risorse straordinarie di PNRR e Giubileo, così come all’interno delle direttrici di sviluppo economico su cui il nostro Ente è tornato ad a torna ad avere un ruolo strategico, essere, da istituzione pubblica, garante, in ogni modo possibile, della vita e della salute di ogni cittadino e cittadina che amministra”.
Il Vicesindaco di Città metropolitana di Roma Capitale, Pierluigi Sanna.