2 Novembre, 2024
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Il Civico Giusto: “Noi, bambini del 1943”

Attraverso un QRcode, sarà possibile rivivere la storia del partigiano Giuseppe Venturini, che ospitò al Quarticciolo la famiglia Limentani.

Un altro edificio della città potrà raccontare la propria storia a chi vorrà ascoltarla. Questa mattina è stato presentato, infatti, nella Biblioteca Quarticciolo stracolma di studenti, il civico giusto che narra le vicende dei Venturini e dei Limentani.

Giuseppe e Nino si conoscono all’albergo bianco della Garbatella, da lì nasce un’amicizia che risulterà vitale per la famiglia Limentani, in fuga dal rastrellamento del 16 ottobre. Sarà proprio Giuseppe Venturini, nel frattempo andato a vivere nelle case popolari del Quarticciolo, ad ospitare, per un periodo, la sua numerosa famiglia.

Grazie agli storici e ai ricercatori del Civico Giusto, coordinati da Maria Grazia Lancellotti, dopo 80 anni si sono potuti rivedere i bambini di allora. Ben diciotto erano allora le persone che si dividevano quei pochi metri quadri di casa. Oggi alcuni di loro presenti all’evento hanno raccontato ai ragazzi , attenti e commossi, quegli anni, quei valori e quegli affetti.

“Un civico che oltre alla storia, di per sé emblematica, assume un significato prezioso per averci consentito, attraverso il nostro lavoro di ricerca, di far ritrovare quei i bambini ormai adulti. Rivivere quei momenti insieme a loro significa percorrere di nuovo quegli anni, attraversando una città che ha saputo farsi comunità” affermano Paolo Masini ideatore e coordinatore de Il Civico Giusto e Maria Grazia Lancellotti coordinatrice del gruppo di ricerca e autrice del testo.

Per Lea Venturini e Settimio Limentani,  emozionati al termine  della proiezione: “Incontrarci e ricordare insieme quei giorni di grande amore e solidarietà è stato un regalo fantastico e insperato. Malgrado fossimo diciotto in appena due stanze e la fame fosse tanta, non ci furono mai momenti di tensione o litigi per un pezzo di pane. Il nostro ringraziamento va ai nostri padri, Beppe e Nino, uniti da una profonda amicizia,  per le loro scelte esemplari. E’ questo messaggio che vogliamo trasmettere a questi ragazzi”

Per Giovanni Solimine  Presidente dell’Istituzione Biblioteche di Roma: “Le Biblioteche di Roma, da sempre impegnate nel documentare la storia della città e tenerla viva tra i cittadini, appoggiano questa iniziativa, che intende favorire la condivisione della memoria di luoghi e persone che rappresentano le pagine più gloriose della nostra identità culturale”.

Si unisce ai ringraziamenti Massimo Pronio responsabile della comunicazione per la Rappresentanza Italiana della Commissione Europea: “Un percorso, quello de Il Civico Giusto, che abbiamo intrapreso convintamente  da tempo e che assume un significato ancor più particolare in questi giorni a 80 anni da quei tragici episodi. ”

La voce narrante è di Alessandro Di Marco, i testi di Maria Grazia Lancellotti, la sigla di coda è di Luca Barbarossa, il montaggio di Mirko Bertarelli che ha curato anche le interviste insieme a Iano Crivano. il comitato scientifico del progetto è presieduto da Michele Di Sivo, Direttore dell’Archivio Storico di Roma.

Hanno collaborato a questo Civico Giusto, realizzato grazie al contributo della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea e dell’Istituzione Biblioteche di Roma:

Istituto Luce, Rai Teche, Archivio Storico Ater, Riccardo Sansone curatore di Bella Storia – Festival – Narrazione di strada, Gianni Rivolta, Massimo Francesconi dell’Archivio Ater, Elio Limentani.

Il civico giusto sulla storia delle famiglie Venturini e Limentani potrà essere seguito sul qr code della mattonella affissa nell’androne della Biblioteca Quarticciolo e insieme agli altri sul sito www.ilcivicogiusto.com.

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