22 Dicembre, 2024
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La salute… croce e delizia di un popolo. Quello italiano

Col Covid-19 siamo più fragili e il bisogno di cura è cresciuto

 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e garantisce cure gratuite agli indigenti (art.32/Cost.). L’agone ne difende il diritto e lotta per una sanità più equa a difesa dei poveri.

Star bene e vivere al meglio è il sogno di tutti, ma il predominio economico contravviene al diritto e stride con la frase “La legge è uguale per tutti”.

“È una bella frase che rincuora il povero, quando la vede scritta… sulla parete di fondo delle aule giudiziarie; ma quando si accorge che, per invocar la uguaglianza della legge a sua difesa, è indispensabile l’aiuto di quella ricchezza che egli non ha, allora quella frase gli sembra una beffa alla sua miseria” (P. Calamandrei).

Parole ancora valide di fronte ad una sanità pubblica che viene definanziata.

Nuova fragilità

Col Covid-19 siamo più fragili e il bisogno di cura è cresciuto.  Occorre potenziare la sanità con l’assunzione di medici e paramedici e rivedere il ruolo sul territorio dei medici di base se si vuole il pronto soccorso meno affollato.

Invece nel Lazio il presidente Rocca che ritiene il sistema troppo romanocentrico fa accordi con i sindacati, se pure apprezzabili, per garantire il servizio essenziale nei pronto soccorso, chiedendo al personale in servizio, già carente, prestazioni aggiuntive. Inoltre, presenta il piano programmato nei primi cento giorni di governo con l’investimento di 1,171 miliardi.

Il piano

Recup: unico punto di accesso alle prestazioni sanitarie dal primo gennaio 2024.

Pronto soccorso: progetto sperimentale temporaneo con l’ausilio delle forze in organico.

Informatizzazione: monitoraggio dei posti letto delle strutture pubbliche e private accreditate.

Centrale operativa: sul modello di quella della Protezione Civile.

Task Force: gestire la centrale operativa per individuare disponibilità posti letto.

Nucleo ispettivo: controllo disponibilità posti letto.

Il “privato”

A oggi tutto questo è solo sulla carta e si teme sia a vantaggio del privato. La Destra non ama il servizio pubblico, ne è prova il recente pronto soccorso privato nato a Milano.

Il quotidiano “Domani” ha parlato di Francesco Rocca come “amico della sanità privata” e ne riporta i provvedimenti adottati e le nomine fatte.

Personaggi col curriculum discutibile, implicati in processi giudiziari apparsi sulla stampa per reati vari. E fa riflettere la delibera di giunta che impone agli enti una preventiva autorizzazione regionale prima di fare assunzioni o utilizzare lo scorrimento di graduatorie.

Il sindacato

Anche la Cgil denuncia il degrado della sanità, tra i temi dello sciopero nazionale del 7 ottobre, e afferma che le prestazioni nelle Asl del Lazio sono al lumicino, i tempi per esami diagnostici sono molto più lunghi, molti pazienti non riescono a prenotare, quindi le richieste sono diminuite, passando da 83,6% del 2022 a 65,6% del 2023.

La Cgil afferma la necessità di una mobilitazione generale perché sia rispettato il diritto alla salute previsto dalla Costituzione. Insieme si vince.

Franco Marzo

 

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