16 Luglio, 2024
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Oriolo Romano, sinfonie in scena al museo di Palazzo Altieri

Prosegue una politica di valorizzazione del Museo di Palazzo Altieri, che ospiterà Gabriele Coen, sassofono soprano, e Francesco Poeti, chitarra il 4 novembre 2023 alle ore 17.30.

Gabriele Coen rende omaggio al suo strumento d’elezione, il sax soprano, interpretando oltre ad alcuni brani originali, il repertorio dei suoi interpreti più prestigiosi, da Sidney Bechet (Petit fleur) a John Coltrane (My Favorite Things) e Wayne Shorter (Beauty and the Beast), passando per Steve Lacy (Reflections), Jan Garbarek (Country) e Paul McCandless degli Oregon (Hungry Heart).
Con l’eclettismo espressivo che è il segno distintivo del suo percorso artistico e di ricerca, Gabriele Coen presenta brani tradizionali e composizioni originali, creando un’appassionante, inconsueta, lirica, esperienza musicale attraverso un tessuto sonoro che attinge al jazz, al rock, alla world music.
Dopo le precedenti esperienze con i Klezroym il sassofonista romano ha inciso due brillanti lavori con la Tzadik , l’etichetta newyorchese di John Zorn (Awakening del 2010 e Yiddish melodies in Jazz del 2013) e a maggio 2017 Sephirot, Kabbalah in music per Parco della Musica Records.
Gabriele Coen ha sviluppato in questi ultimi tre anni altri tributi (John Zorn, Kurt Weill, Leonard Bernstein) con un nuovo quintetto a suo nome che vede la partecipazione di alcuni importanti nomi del nuovo jazz italiano, in particolare con il batterista Zeno De Rossi e il contrabbassista Danilo Gallo. Sempre recente è la collaborazione di Coen con Teho Teardo e Blixa Bargeld, per gli ultimi premiati lavori Nerissimo (2016) e Fall (2017). A novembre 2019 è in uscita il nuovo cd del quintetto di Gabriele Coen per Parco della Musica Records intitolato “Leonard Bernstein Tribute”.
John Zorn ha spesso sostenuto il lavoro di Gabriele Coen con parole di grande ammirazione: “All’avanguardia, eppure fermamente radicato nella tradizione, Gabriele Coen è compositore e interprete capace di combinare una profonda conoscenza e un sincero rispetto per il passato, con un eccezionale intuito comunicativo e sensibilità immaginifica”.

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