E’ stato incriminato ufficialmente per “interferenza con le attività dell’equipaggio” e dovrà comparire davanti a un giudice il prossimo 6 novembre, come spiega Cbs News che è stata la prima ha dare la notizia.
Il fatto accaduto nell’agosto del 2022 su un volo della compagnia americana Delta, andato comunque a buon fine e senza conseguenze, dove un primo ufficiale ha minacciato di sparare al comandante, durante un volo negli USA, se avesse deciso di dirottare l’aereo verso l’aeroporto più vicino per prestare soccorso medico a un passeggero che si era sentito male.
Il documento del gran giurì fornisce una ricostruzione molto approssimativa di quanto accaduto a bordo con protagonista Jonathan J. Dunn. Secondo i registri aeronautici della Faa consultati esistono solo tre piloti con quel nome, l’unico con la licenza di volo per gli aerei commerciali è un certo Jonathan Joseph Dunn abilitato a pilotare gli Airbus A320 e i Boeing 757 e 767.
Non sono chiari nemmeno i contorni della vicenda, a partire dal numero di volo e da quante persone ci fossero a bordo. Quello che è noto è che il tutto è avvenuto il 22 agosto 2022, come spiegato in una nota l’ufficio dell’ispettore generale del dipartimento USA dei trasporti. Solo in seguito un portavoce di Delta Air Lines ha confermato che il primo ufficiale Dunn era un dipendente della compagnia americana al momento dell’incidente e che è stato successivamente allontanato dall’azienda stessa.
Secondo la ricostruzione sembra che quel giorno, in base alle notizie che ci arrivano dagli USA, il primo ufficiale Dunn avrebbe avuto un dissidio con il comandante in cabina appena dopo aver appreso la notizia, ricevuta da un assistente di volo, del malessere di un passeggero a bordo poiché il comandate avrebbe preso in considerazione l’idea di poter atterrare altrove per prestare assistenza medica a terra quanto prima al passeggero. Dunn si sarebbe opposto perché voleva che il volo arrivasse invece nella destinazione di origine. E qui sarebbe scattata la lite con la minaccia di sparargli più volte se il comandante avesse ulteriormente desistito e deviato il percorso. L’arma era appunto una pistola che il pilota era autorizzato a portare in base al programma federal flight deck officer della transportation security administration, un regolamento interno agli USA che consente ai piloti di farne uso, in seguito a un addestramento speciale oltre che a una valutazione della sua integrità mentale, in casi estremi come il dirottamento.
Claudia Reale
Redattrice L’agone